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'Crush - La Storia di Diego', la serie sul fenomeno baby gang

'Crush - La Storia di Diego', la serie sul fenomeno baby gang

Su Rai Play e Rai Kids con giovani attori che invitano a parlare

ROMA, 18 marzo 2024, 19:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Debutta la nuova serie live action 'Crush - La Storia di Diego' prodotta da Stand By Me in collaborazione con Rai Kids, un racconto di formazione che ruota attorno al grave e sempre più attuale tema delle baby gang fra i giovanissimi. Protagonista un tredicenne alle prese con la prima cotta, le amicizie, la scuola e la ricerca e affermazione di una propria identità. Disponibile in boxset su RaiPlay da lunedì 18 marzo e in onda da giovedì 21 marzo, tutti i giorni, alle ore 20, su Rai Gulp. Protagonista della serie è Diego, un adolescente di 13 anni, che vive una vita apparentemente tranquilla con buoni voti a scuola, le partite al computer con l'amico Fabio, le lezioni di oboe e un amore segreto per la bellissima Erika. L'arrivo di Leo, un nuovo compagno di classe con un'aura di fascino e sicurezza, cambia radicalmente la sua vita. Nonostante le differenze, Diego e Leo sviluppano un'amicizia intensa, ma complicata dalla presenza della baby gang di cui Leo è il leader, l'elemento più carismatico che gli altri amano seguire. Diego si trova così diviso tra l'essere attratto dalla popolarità di Leo e la disapprovazione delle azioni del gruppo. Questo coinvolgimento lo porta a compromettere i suoi rapporti familiari, scolastici e sentimentali. Solo quando la situazione degenera con un'aggressione a un compagno di scuola, Diego si rende conto dei pericoli e dei suoi errori, e decide di rompere con la gang. Ma viene incolpato da Leo di essere l'unico responsabile dell'aggressione. Alla fine, con l'aiuto dei suoi veri amici, Sara, Erika, le ragazze sono il vero elemento positivo della storia, e Fabio, Diego riuscirà a scagionarsi e a denunciare la gang, ma dovrà anche assumersi la responsabilità delle sue azioni, confessando ai genitori e accettando una punizione. La serie è stata presentata in anteprima in una scuola a Roma alla presenza di un gruppo di studenti, da Luca Milano, direttore Rai Kids, Simona Ercolani, ceo e direttrice creativa Stand By Me, e dai giovanissimi attori (al momento delle riprese avevano dai 13 ai 15 anni) Massimo Quagliata (Diego), Edoardo Miulli (Leo), Lorenzo Spadorcia (Michele), Mattia Rega (Carlo), Fiorella Pacelli (Erika), Vittoria Parente (Sara) e Valentina Bertuzzi. Tutti i giovani attori lanciano un messaggio ai loro coetanei: "Se avete un problema parlatene, a casa, a scuola, con gli amici, non abbiate paura". "Spero che porti il messaggio che volevamo dare ai ragazzi, ovvero una sorta di denuncia, uno stop alla forza del branco, alle mini-gang, oggi si leggono troppe storie di queste baby-gang, penso che al giorno d'oggi ci sia una sorta d'ammirazione verso i ragazzi criminali e questa cosa va cambiata". La serie, realizzata anche con la consulenza della neuropsichiatra infantile Paola de Rose, è composta da dieci episodi da 25 minuti. 'Crush - La Storia di Diego' è il terzo capitolo della collana originale 'Crush', ideata da Simona Ercolani: che dice: "La serie sfrutta il doppio senso del termine inglese, che vuol dire innamoramento, ma anche schiacciare, per esplorare luci ed ombre della vita dei preadolescenti e raccontare una fase insieme delicata e travolgente, di fondamentale importanza nel percorso di crescita verso l'affermazione della propria identità e la conoscenza di sé stessi. Nei primi due capitoli - 'Crush, La Storia di Stella' e 'Crush, La Storia di Tamina' - la serie ha trattato altri due temi rilevanti e di stretta attualità quali quello del sexting e del cyberbullismo, e dello sport come strumento di integrazione e crescita personale. Narrata con il linguaggio tipico dei teenagers, 'Crush - La Storia di Diego' offre, spiegano Simona Ercolani e Luca Milano direttore di Rai Kids, uno stimolo per riflettere e provare a comprendere le motivazioni che spingono molti giovani a ritrovarsi spesso inconsapevolmente all'interno di una gang, la quale il più delle volte risponde a un insieme di bisogni relazionali, sociali e psicologici che si manifestano normalmente nella vita di un adolescente come, ad esempio, il bisogno di crearsi un'identità, di sentirsi parte di un gruppo e di farsi riconoscere dagli altri membri, oppure la ricerca di protezione e sicurezza. Aggiunge Luca Milano: "Queste storie sono un invito ai ragazzi a riflettere, consapevoli che le scelte che si fanno hanno poi conseguenze". Spiega la regista: "Il tema delle baby-gang registicamente mi portava la possibilità di introdurre nel genere teen-drama di Crush scene e codici propri di altri generi quali l'action e il crime. Ho quindi visualizzato dall'inizio Storia di Diego come un Love/Crime in terza media, dove amore e amicizia si intrecciano ai 'colpi' della gang tra furti e altalene, agguati e video-games, ricreazioni e poliziotti".

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