Nel mese del gay pride arriva Uccisa
due volte - Il Caso Pomarelli la nuova produzione originale in
prima visione assoluta da martedì 28 giugno alle 22.55 su
Crime+Investigation (canale 119 di Sky), che racconta la storia
di un lesbicidio non riconosciuto e in quanto tale sottovalutato
dalla giustizia e dai media italiani.
Massimo Sebastiani e Elisa Pomarelli scompaiono tra le colline
piacentine e vengono avvistati l'ultima volta insieme in una
trattoria, poi il buio. Partono delle incessanti ricerche,
durante le quali la famiglia di Elisa spera fino all'ultimo di
poterla ritrovare, temendo che l'amico Massimo l'abbia
sequestrata. Dopo tredici giorni, la Polizia riesce a trovare
l'uomo, che rivela la più terribile delle verità: Elisa
Pomarelli è stata assassinata, strangolata dallo stesso Massimo
Sebastiani che, innamorato di lei, non poteva accettare di non
essere ricambiato.
Elisa è morta per aver dichiarato, a colui che considerava un
amico, di preferire le donne. Il femminicidio ha una grandissima
risonanza mediatica. Ad accrescere l'ingiustizia per un atto
così brutale ai danni di una vittima innocente, si associa l'eco
della stampa italiana che comincia a tratteggiare ingiustamente
Massimo Sebastiani come un uomo fondamentalmente buono, in preda
ad un raptus passionale.
L'ingiustizia continua anche durante il processo: Sebastiani
viene condannato a soli 20 anni di reclusione, senza che gli
vengano riconosciute le aggravanti previste nei casi di
femminicidio. Uccisa due volte - il caso Pomarelli ripercorre
questa tragica vicenda mostrandoci non solo un caso di
femminicidio ma anche delle difficoltà del nostro sistema
giudiziario e mediatico nel proteggere e tutelare le persone
LGBTQ+ in una società che rende invisibile l'identità lesbica e
non riconosce l'omotransfobia come violenza.
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