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Alessandra D'Angiò, racconto il romanzo popolare dello sport

Alessandra D'Angiò, racconto il romanzo popolare dello sport

Conduce su Rai2 Cerchi Azzurri in occasione dei Giochi

ROMA, 02 febbraio 2022, 20:06

Michele Cassano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Quello che mi piace è raccontare le storie che ci sono dietro allo sport, far emergere quanto lo sport sia il romanzo popolare italiano, lo specchio del Paese". Alessandra D'Angio, 36 anni, volto della Domenica Sportiva dove si occupa del "social corner", sarà alla guida dagli studi Rai di Milano di Cerchi azzurri in onda su Rai2 dal 3 fino al 20 febbraio, dal lunedì al venerdì alle 18.50, il sabato alle 18.25 e la domenica 17.25, per raccontare i Giochi invernali di Pechino.

"Partiamo alla vigilia della cerimonia inaugurale, per entrare già nel clima di questi Giochi storici - dice in un'intervista all'ANSA -: Pechino sarà la prima città ad aver ospitato sia l'edizione estiva che invernale. A distanza di pochi mesi, sarà una nuova Olimpiade nella bolla, con un'atmosfera diversa rispetto al passato. L'obiettivo è raccontare le gare a chi non può fare levatacce per guardarle in diretta e andare oltre rispetto a quello che si vede in pista. Arricchire il racconto con quello che c'è dietro gli gli atleti, storie di abnegazione e sacrifici, storie di prime volte. Ci saranno i contributi dei corrispondenti da Pechino, con gli occhi puntati nella bolla, nel villaggio, nelle sedi delle gare. Ci saranno anche le famiglie degli atleti per un racconto a 360 gradi".

In studio anche campioni del passato.

"Ci saranno grandi sportivi a commentare le gare e non solo, che cambieranno a seconda del focus sulle varie discipline. Partiremo con Deborah Compagnoni e Carolina Kostner, poi arriveranno Isolde Kostner e Luca Lanotte. I protagonisti sono sempre gli atleti di oggi e di ieri, che ci aiuteranno a capire come si diventa grandi e si resta nella storia: l'abbiamo visto anche a Tokyo, dietro questi sportivi, di cui spesso ci accorgiamo solo ogni quattro anni, ci sono tante difficoltà da superare, impianti inadatti".

La scorsa estate la conduttrice era nella squadra de Il Circolo degli anelli, dietro le quinte a raccogliere notizie.

"Seguiamo quel filo conduttore, anche se cambia il parterre, gli orari, le discipline. Speriamo che Raisport porti fortuna ancora, come successo a Tokyo".

Quel programma è stato un po' il trampolino di lancio di Alessandra De Stefano, diventata poi direttrice di Raisport. Può essere lo stesso per lei?

"Non scherziamo - ride la giornalista -. Non facciamo paragoni azzardati. Abbiamo un percorso professionale diverso".

Comasca, Alessandra D'Angiò inizia la carriera dallo Stadio Sinigaglia, raccontando la sua squadra del cuore. Poi passa in Rai alla cronaca regionale, quindi l'esperienza con Andrea Vianello per Rabona e l'approdo a Raisport. Dal 2019 è alla Domenica Sportiva.

"Lascio per un attimo il mondo del calcio per tuffarmi in queste settimane in una bellissima sfida con una bellissima squadra. Mi lancio dal trampolino"

Meglio il lavoro sul campo o la conduzione?

"Sono belle entrambe le cose, anche se sono completamente diverse. Credo che sia importante riuscire a rimanere se stessi, mantenere lo stesso approccio e la stessa apertura mentale. Mi piace raccontare cosa c'è dietro lo sport. Abbiamo sportivi che ci possono far emozionare, non solo per le medaglie che vincono. E' importante farli conoscere e far appassionare il pubblico anche agli sport ritenuti minori".

Il mondo di Raisport è sempre più femminile.

"Da diversi anni ci sono presenze femminili a Raisport. Lo sport, comunque, spesso e volentieri dimostra di essere più avanti rispetto a altri settori della società, anche c'è ancora molto da fare. Ci sono tante atlete che chiedono parità di trattamento e uguali opportunità. Queste Olimpiadi saranno molto femminili, ci sarà ad esempio l'esordio del monobob femminile. Lo sport, che è il settore più meritocratico, può tracciare la via da seguire".

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