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Veronica Gentili, a Buoni o cattivi non solo politica

Tv

Veronica Gentili, a Buoni o cattivi non solo politica

Su Italia 1 interviste da Emis Killa a Leotta

ROMA, 06 settembre 2021, 15:58

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Veronica Gentili conduce Buoni o cattivi su Italia 1 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Gentili conduce Buoni o cattivi su Italia 1 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Veronica Gentili conduce Buoni o cattivi su Italia 1 - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono una grande ascoltatrice nella vita di tutti i giorni. E le interviste a due mi affascinano, è un modo per approfondire, conoscere l'interlocutore che hai davanti, dipende da come intraprendi una conversazione, dal tipo di empatia che si instaura: la considero una sorta di seduta di analisi, ti rendi conto che chi hai di fronte alla fine ha voglia di raccontarsi al di fuori del lato che il pubblico conosce". La dinamica e stakanovista Veronica Gentili esce fuori dagli schemi del talk politico per una parentesi su Italia 1 (attenzione, rimane salda alla conduzione di "Stasera Italia Weekend" su Rete 4, che non si è mai fermato e che l'ha vista al lavoro per tutta l'estate): a partire dal 7 settembre, per quattro martedì in prima serata, conduce "Buoni o cattivi", il nuovo programma di Videonews.

Una serie di interviste e film racconto, "guai - dice in una conversazione con l'ANSA - a chiamarli reportage, perché non vorrei offendere nessuno", per "indagare la distanza tra il bene e il male, o quel bivio che abbiamo rischiato di attraversare". A "Buoni o cattivi", aggiunge la giornalista, si parlerà di baby gang, di donne che hanno subito violenza, di Napoli e dell'ossessione per le celebrità. Tra gli ospiti, anticipa, ci "saranno Emis Killa, Diletta Leotta e Clementino, il quarto non lo posso ancora rivelare". La trasmissione "sarà un'occasione per definire due mondi solo apparentemente lontani, per scavare all'interno delle persone e far emergere la loro vera natura". Ogni puntata è suddivisa in due parti: Il film, che porta il telespettatore dentro i fatti e la cronaca, coinvolgendolo in modo talvolta anche duro, e L'intervista, il dialogo disteso e intimo di Veronica Gentili con uno dei 4 protagonisti si intreccia con le storie e offre una riflessione sul tema affrontato. 'L'odio di strada' si concentra sulle baby gang, di italiani e di extracomunitari, sulle guerre per controllare pezzi di città, sull'iniziazione al gruppo e a un percorso di violenza che mette in conto aggressioni, risse, vendette, finanche la morte. 'L'obiettivo' si addentra nel sottobosco dei rituali e degli eccessi che poi finiscono nei testi della musica trap, incrociando tatuaggi tormenti e scelte di chi ne è uscito in tempo o dell'ex detenuto che adesso cerca di salvare i ragazzi a rischio.

Nella prima puntata "L'intervista è con Emis Killa, rapper, uno che quella Milano l'ha vissuta - ricorda Veronica - in prima persona, ma al momento giusto ha deciso da che parte stare si è molto aperto". Nella seconda puntata "abbiamo Diletta Leotta che ci parlerà di violenza di genere". Al centro anche donne che hanno subito la violenza degli uomini, spesso dei loro uomini. Abusi che si presentano anche nelle forme più subdole del body shaming e del revenge porn, che sempre più ragazze denunciano con coraggio. Nel film, inoltre, il dolore di un marito per la moglie uccisa da un amico di famiglia; la professionalità con cui nei centri antiviolenza le donne vengono aiutate a costruirsi una nuova vita; le offese e le minacce online a chi non nasconde la propria decisione di cambiare sesso; i documenti e le testimonianze di un ospedale, il San Carlo di Milano, dove ogni giorno donne picchiate ricorrono alle cure dei medici. Ne L'oro di Napoli il racconto della città delle contraddizioni. Nel film vite segnate ora dalla speranza ora dagli omicidi, dai pentimenti e dai conflitti, dalle ombre più scure o dalla fiducia nei giovani. Le telecamere di "Buoni o cattivi" seguono, tra gli altri, il ragazzo che ha pubblicamente ripudiato il padre camorrista e che va a fargli visita nel paesino dove la legge gli impone di abitare. L'intervista è con Clementino, rapper, napoletano al cento per cento. Com'è di persona? "Un ragazzo che non mi aspettavo, molto disponibile, simpatico, dolce". Tema di Fanatici sono gli eccessi, la passione, l'ammirazione, la dedizione e la venerazione con cui si trasforma in mito un cantante o uno sportivo o un influencer o un personaggio della fantasia, da rincorrere, imitare, amare, da mettere al centro della propria vita come un idolo, ben più che un modello, al di là dei confini della realtà. Tra le interviste e i talk cosa preferisce? "Sono due cose opposte, dipende dalla sensibilità del conduttore, dal clima che si riesce a creare in studio e, non ultimo, dal lavoro di preparazione che si fa a monte con gli autori, dalle domande dagli ospiti". Seguirete le amministrative? "E' il divertente dell'andare in onda nel fine settimana". Il giornalismo è cambiato a suo parere visto che in 'Buoni o cattivi' di parlerà molto di social? "Bisognerebbe tornare ad essere certosini della notizia, verificare di più, forse, informarsi, non abbassare la guardia, verificare sempre".

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