Occorre "superare le criticità che
gli studenti-atleti tuttora incontrano durante il percorso
scolastico, nella frequenza alle lezioni come anche nella
programmazione dei test e delle verifiche. Il diritto ad una
formazione e ad un apprendimento di qualità ed inclusivo deve
essere garantito a chi pratica lo sport attraverso molteplici
approcci, anche con l'uso delle tecnologie digitali". Lo ha
affermato la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, in
audizione alle Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato,
sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport.
"Ritengo fondamentale garantire la possibilità di studiare e
prepararsi al lavoro a coloro che fanno dello sport la
componente prevalente della propria vita in termini di tempo, di
onerosità, di modalità di svolgimento, siano essi professionisti
o dilettanti", ha proseguito Vezzali, sottolineando che "si
potrebbe intervenire, ad esempio, introducendo un contributo,
sotto forma di credito d'imposta, a favore delle società che
intraprendano un programma di formazione e addestramento tecnico
sportivo dei propri atleti, ad integrazione di quanto già
prevede per la formazione dei giovani atleti il decreto
legislativo n. 36 di recente approvazione".
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