Un viaggio alla scoperta dell'artista
di strada più famoso al mondo: Banksy. Un nome familiare, dietro
il quale si nasconde una moltitudine di storie, opere d'arte,
acrobazie, dichiarazioni politiche e identità. Grazie al suo
anonimato, per più di 25 anni, le persone hanno potuto
rivendicare il suo lavoro, sia legalmente sia emotivamente, e
fantasticare su chi si nasconde dietro questo nome.
Banksy Most Wanted è un documentario in onda venerdì 2 aprile
su Sky Arte (canali 120 e 400) alle 21.15 e in streaming su NOW,
che disegna un ritratto approfondito di questo Robin Hood
sconosciuto. Dall'asta da Sotheby's del 2018, dove l'opera "Girl
with Balloon" sì è autodistrutta dopo essere stata battuta per
1.4 milioni di dollari, alla ricerca della sua identità. Il film
è un'indagine che rivela le sfaccettature dell'artista e le sue
opinioni politiche, il suo impegno e coraggio per le cause
ambientali e per i rifugiati politici, i suoi legami con la
scena musicale e il suo lato imprenditoriale. Attraverso le
testimonianze di chi conosce l'artista e ha lavorato con lui, ma
anche di chi lo sfrutta, gli dà la caccia, lo rivendica, Banksy
Most Wanted mette anche in discussione il mondo dell'arte e il
rapporto con l'identità nella società attuale ponendo allo
spettatore un quesito: abbiamo davvero bisogno di conoscere il
nome dell'artista per apprezzarne l'opera d'arte?
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