Una figlia "scelta, grazie alle sue capacità, dal padre, per risollevare le sorti e rilanciare l'azienda di una famiglia del nordest, una distilleria di grappa. Una storia che copre un arco di quasi 30 anni, dal 1958 al 1985". E' il suo personaggio, spiega all'ANSA Cristiana Capotondi, in 'Di padre in figlia', la fiction in 4 puntate per Rai1 di Riccardo Milani, girata a Bassano del Grappa, con nel cast, fra gli altri Stefania Rocca, Alessio Boni, Matilde Gioli.
Un ritorno in tv, che si unisce a quello nel cinema d'autore di Michele Placido, con '7 minuti' e nel progetto top secret di Kim Rossi Stuart, il cui titolo dovrebbe essere L'intelligenza del maschio.
'Di padre in figlia' - ha detto la Capotondi al convegno 'I Sassi non stanno a guardare-Televisione, cultura, territorio. Il servizio pubblico verso Matera 2019', organizzato da Rai Com in coincidenza con gli Screenings Internazionali - parla di una famiglia che potrebbe trovarsi in qualunque parte d'Italia, ma il territorio è protagonista".
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