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Argentero, 007 tra Italia e Afghanistan

Argentero, 007 tra Italia e Afghanistan

Agente servizi segreti in Ragion di Stato, su Rai1 il 12-13/1

ROMA, 09 gennaio 2015, 19:39

Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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All'indomani della strage a Parigi e dell'attacco ai terroristi che hanno sconvolto la Francia (due blitz praticamente contemporanei a Dammartin - nella tipografia dove si erano asserragliati i due fratelli assalitori di Charlie Hebdo con almeno un ostaggio - e nel negozio kosher di Parigi dove si erano rinchiusi due terroristi con ostaggi e sparatorie, terminata con l'uccisione dei tre terroristi, morti e feriti), su Rai1 il 12 e 13 gennaio va in onda 'Ragion di Stato', il film in due puntate con protagonisti nei panni di due agenti dell'Aise Luca Argentero e Anna Foglietta, una spy story contemporanea ambientata tra Italia, Libano e Afghanistan. I servizi italiani trattano per una tregua che costerà ad uno degli uomini in divisa la cattura in un'imboscata. Una coproduzione Cattleya-Rai Fiction, prodotta da Maurizio Tini, per la regia di Marco Pontecorvo. Una storia scritta da Andrea Purgatori e Laura Ippoliti ed ambientata circa 5 anni fa, al culmine della presenza del contingente italiano in Afghanistan, nell'ambito dell'operazione militare a guida Nato, autorizzata dalle Nazioni Unite. Le riprese, precisa Pontecorvo, sono state effettuate in Tunisia.

    Argentero del suo personaggio dice: "Rosso è un uomo coraggioso, un idealista, un servitore leale e silenzioso del suo Paese. Mi sono trovato bene a fare questo personaggio. E' anche una grande storia d'amore tra due persone appartenenti a culture diverse". Aggiunge: "Viviamo in un momento nel quale c'è molta sfiducia nei confronti delle istituzioni, la Ragion di Stato non è capita. Qui raccontiamo persone pronte a sacrificare la propria vita per la nazione e per la bandiera".

  Foglietta rileva: "Stella è una donna interessante, è un militare dell'esercito, solida, fredda. Rosso è più fragile. Stella è un'omosessuale che non ha problemi, vive con la sua compagna, ed è interessante che su Rai1 venga mostrata l'omosessualità non come un problema, ma come una condizione. Mi è piaciuta tornare a interpretare una donna militare, dopo La Squadra e Distretto di Polizia".

  Laura Ippoliti, che ha scritto la sceneggiatura con Purgatori, tiene a precisare: "Non si può trascurare che c'è una storia d'amore tra un operativo dei servizi segreti occidentali e una donna orientale. È l'incontro di due mondi; entrambi partono da pregiudizi, poi sono costretti a condividere lo stesso appartamento". Il regista aggiunge: "Qui si parla di come agisce un Paese in missioni di pace. Non ci sono attinenze con i fatti di Parigi, se non che da quei paesi provengono i terroristi". 

  Purgatori precisa: "I servizi hanno accettato di giocare lo stesso ruolo che giocano con le fiction che si fanno in altri Paesi. È stato un aiuto per far sì che la maggior parte delle cose messe in scena fossero credibili". Poi aggiunge: "Una parte del racconto è accaduto negli anni passati, anche se con contorni non identici ma simili. I nostri servizi negli ultimi 10 anni hanno portato a casa decine e decine di ostaggi, non solo italiani e mai a pagamento, sia chiaro, come qualcuno vuole far credere. I nostri servizi oggi funzionano, non hanno più l'elemento di deviazione del passato. Nell'ultima guerra in Iraq più volte è accaduto che la liberazione di un ostaggio non andasse a buon fine a causa di un'imboscata. Nicola Calipari, prima di essere ucciso, è uno di questi uomini che hanno liberato decine di ostaggi di cui non conosceremo mai il nome. Il problema è che la capacità italiana di riuscire a trovare canali giusti per riportare a casa ostaggi dà molto fastidio ad alcuni Paesi". Nel cast Saadet Aksoy (Rania), Andrea Tidona (il colonnello dei servizi Fontana), Giorgio Colangeli (Massa), Olivier Loustau (Rashid), Ninni Bruschetta (Ranieri) e con la partecipazione di Camilla Filippi, Roberto Citran e l'americano Vincent Riotta (Charlie).

   In Afghanistan la guerra non si ferma, i talebani organizzano continui attentati. Il Colonnello dei Servizi Segreti Italiani Fontana (Tidona)e il Capitano Rosso (Argentero) trattano una tregua con i capi tribù, ma in una imboscata Fontana viene catturato. Per liberarlo dovranno affidarsi alla mediazione di un “signore della guerra” libanese, Rashid, uomo potente e pericoloso. Rosso dovrà occuparsi della protezione di Rania, la moglie di Rashid, e di sua figlia. Inaspettatamente, tra Rosso e la donna nasce un sentimento profondo....

 

Una spy story tra l’Italia, Libano e Afghanistan, tra colpi di scena, compromessi, tradimenti e “ragioni di Stato”.

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