"San Francesco era l'uomo più famoso
della sua epoca. Oggi è il santo più famoso al modo. Sapeva
incantare le folle sterminate che andavano ad ascoltarlo, sapeva
far ridere, piangere. Sapeva cantare, ballare. Ma come lo
racconti uno così?". Se lo chiede Giovanni Scifoni oggi che,
"dopo quattro anni in cui ho letto di tutto e di più", porta in
scena il suo Fra' - San Francesco la star del Medioevo. Lo
spettacolo, con la regia di Francesco Ferdinando Brandi, ha
debuttato a Todi e poi Gubbio alla vigilia degli 800 anni del
presepe di Greccio (che si celebrano il 24 dicembre), "la più
geniale e copiata invenzione di Francesco". E sarà in tournée
fino a febbraio, dal 5 al 23 dicembre alla Sala Umberto di Roma
e poi anche ad Assisi (PG), Bologna, Mestre (VE), Modena e
Milano.
"Non sono uno storico, ma Francesco ti rapisce, perché parla di
te - racconta l'attore all'ANSA - In scena parto dalla sua
biografia", accompagnato dai musicisti Luciano Di Giandomenico,
Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli. "Mi sono concentrato
soprattutto sul suo rapporto con l'ego e il successo - dice -
Francesco era l'uomo più famoso della sua epoca. Amava mettersi
in mostra, come un bambino viziato. Ma di questo suo lato, fa
una forza. E per tutta la vita combatte contro la tentazione
della vanitas. Parto da lui, ma racconto il mio rapporto con
l'ego - spiega - Quando cominci ad avere un po' di popolarità,
quando a fine spettacolo ti chiedono dieci selfie, quel mostro
si muove, cresce, ti acceca", dice l'attore, che a gennaio
tornerà nel camice del dottor Sandri in Doc - Nelle tue mani su
Rai1 e sotto Natale sarà nel cast de Il giro del mondo in 80
giorni, coproduzione internazionale della Rai dal romanzo di
Jules Verne.
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