(di Francesco De Filippo)
Alma (l'attrice Diana Hoebel) sale
sul palco, si lamenta della depressione di cui soffre e
soprattutto di quanto il marito, Gustav Mahler la trascuri,
sempre rapito dal comporre musica. Gustav dapprima le ribatte,
fa il geloso per una lettera d'amore che Walter Gropius ha
inviato ad Alma e che lui ha intercettato. Poi, in un crescendo
di tensione, quando Alma decide di lasciarlo, lui le confessa di
amarla e di non poter fare a meno di lei. Un botta e risposta di
alcuni minuti: Gustav è presente solo con la voce. Non potrebbe
fare altrimenti: non è un attore ma ChatGPT. E' lo sperimentale
e improvvisato spettacolo teatrale "Parl-IA-moci" che ha
concluso l'inaugurazione dell' anno accademico della Sissa di
Trieste, dove da anni si studia l'IA.
A ChatGPT è stato dato solo un canovaccio, il resto l'ha
fatto da solo, rintuzzando le critiche di Alma, diventando un
po' aggressivo quando capisce di aver ragione; al contrario,
remissivo quando comprende che Alma davvero potrebbe lasciarlo e
andar via con Gropius.
"Visto che tempo?" esordisce Alma.
"Sì ma non è l'unica cosa brutta", replica Gustav. Per
specificare: "Ho letto la lettera d'amore di Gropius ...
mentire... tradire?"
Alma: "Non ho né mentito né tradito. E non è colpa mia se
Gropius mi scrive lettere d'amore"
"Non è colpa tua? E chi è il colpevole allora?"
"Siamo solo amici", si schernisce Alma.
"Gli amici non si scrivono lettere d'amore"
"Io sono depressa. Sono sola, tu componi sempre la tua musica,
non ci sei mai"
"E' la mia vita, non posso mettere da parte tutto solo perché
sei depressa. Non sono il tuo psicologo"
"Nessuno te lo chiede"
Poi, quando Alma rivela di aver un appuntamento a Dobbiaco con
Gropius per partire insieme, Gustav cede: "Ti amo ancora, non
chiudere la porta della tua camera, ho baciato migliaia di volte
le tue pantofoline"
"Allora che cosa vuoi da me?"
"Voglio te, Alma. Mi sono comportato male, ti prego dammi
un'altra possibilità"
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