L'omaggio alla tradizione della
canzone romana di Nicola Piovani con Semo o nun semo e la coppia
Sabina Guzzanti-Giorgio Tirabassi in Le verdi colline
dell'Africa. Ma anche il Canova, tra innocenza e peccato secondo
Vittorio Sgarbi e il ritorno della compagnia di Moses Pendleton
in Back to Momix. In tutto più di quaranta spettacoli, da
ottobre a maggio, al motto di "divertirsi è vivere": è la nuova
stagione del Teatro Olimpico di Roma, pronto ad alzare il
sipario con l'ambizione di incontrare "i gusti di tutti".
"All'Olimpico ci si emoziona, si ride, si respira gioia e
cultura - racconta la direttrice artistica Lucia Bocca
Montefoschi, insieme all'ad Andrea Posi - In un mondo di
continui cambiamenti, rimanendo fedeli all'eccellenza in tutti i
campi, abbiamo dato spazio a grandi ritorni, novità̀ e agli
eventi unici dai quali ci aspettiamo di disegnare il futuro.
Sarà una stagione ricca di sorprese".
Si parte subito all'insegna di Shakespeare con due commedie dal
Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti: il Sogno di una notte
di mezza estate per la regia di Riccardo Cavallo (dal 3 ottobre)
e Il Mercante di Venezia diretto da Loredana Scaramella. Ma c'è
anche quel concentrato di colpi di scena e risate di Che
disastro di Peter Pan, Angelo Pintus e Una brutta persona,
Chiara Francini in Coppia aperta quasi spalancata di Franca Rame
e Dario Fo. Grande spazio avranno poi danza e musical, con, tra
i tanti, Il lago dei cigni del Balletto di Roma e la Cenerentola
di Luciano Cannito, Open di Daniel Ezralow, il ritorno degli
Stomp, Pippi Calzelunghe in musical, le acrobazie ed effetti
speciali di Neverland, l'Isola che non c'è con le coreografie
firmate da Tinna Hoffmann di Ballando con le stelle. Infine si
sogna, tra Le Cirque World's Top Performer e il grande
illusionismo con Incanti di Andrea Rizzolini
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