E' finita con una standing ovation la rappresentazione di Giselle andata in scena il 12 luglio alla Scala che segna il ritorno come artista ospite di Jacopo Tissi nel teatro dove è cresciuto prima di trasferirsi a Mosca diventando primo ballerino del Bolshoi.
Una 'anticipazione' rispetto al prossimo anno quando Tissi, tornato in Italia dopo lo scoppio della guerra, si esibirà alla Scala come primo ballerino ospite in alcuni balletti a partire dallo Schiaccianoci che inaugurerà la stagione di danza. Ed è un bentornato quello che gli ha dato il pubblico fin dall'applauso iniziale, quando è apparso in scena nella parte di Albrecht, applauso che ha ricevuto all'ingresso Nicoletta Manni che ha interpretato Giselle.
Il più classico dei balletti è tornato davanti al pubblico milanese dopo essere stato trasmesso in streaming durante la pandemia ed aver segnato il ritorno alle tournée lo scorso aprile al Comunale di Bologna.
La storia è quella della bella contadina Giselle che si innamora di Albrecht, senza sapere che è un principe, e che muore alla scoperta che lui è promesso sposo di Bauthilde (Francesca Podini) e poi viene accolta fra le Willi, fantasmi di ragazze morte prima del matrimonio che si vendicano facendo ballare giovani uomini fino alla morte. Così muore Hilarion (Christian Fagetti), il guardiacaccia geloso che aveva rivelato a Giselle l'identità di Albrecht, e così rischia di morire anche il principe. Giselle però prima cerca di convincere la regina delle Willi (Maria Celeste Losa) a lasciarlo vivere e poi lo sostiene danzando con lui tutta la notte. Al mattino lui è salvo, e lei, non più Willi, può trovare la pace eterna.
Il balletto permette agli artisti di mettere in mostra tutte le loro doti tecniche e interpretative (non a caso nella storia della Scala è stato danzato da grandi come Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Alessandra Ferri e Roberto Bolle) e così hanno fatto ieri ricevendo in cambio dieci minuti di applausi del pubblico e standing ovation finale.
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