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Al Piccolo a Milano 'Doppio Sogno' è specchio straniante

Al Piccolo a Milano 'Doppio Sogno' è specchio straniante

Da Schnitzler e Rifici l'invito a spogliarsi delle finzioni

MILANO, 24 novembre 2021, 15:42

Redazione ANSA

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"Un'esplorazione perturbante e seducente alle radici dell'identità individuale e collettiva, che chiede a tutti noi il coraggioso atto di spogliarci delle nostre finzioni": così Claudio Longhi, direttore del Piccolo, parla di 'Doppio sogno', il nuovo spettacolo di Carmelo Rifici, che guida una compagnia di giovani attrici e attori tra le pagine di Schnitzler, nella riscrittura per la scena firmata da Riccardo Favaro.
    Lo spettacolo, una produzione del Piccolo, sarà in scena al Teatro Studio Melato, in prima nazionale, dal 27 novembre al 23 dicembre.
    In Doppio sogno, scritto nei primi anni Venti del Novecento, Arthur Schnitzler indaga le dinamiche del desiderio e dei sentimenti di una coppia borghese. In un lungo racconto, che sconfina nell'incubo e nel fantastico, è raccontata la folle notte del dottor Fridolin, che, uscito di casa dopo una discussione con la moglie Albertine, si trova coinvolto in un'inquietante serie di eventi e incontri a sfondo sessuale.
    Nato come saggio finale dell'ultimo percorso formativo della Scuola di Teatro "Luca Ronconi", Doppio sogno entra ora a far parte del cartellone del Piccolo, come "specchio straniante - chiosa Longhi - del nostro presente". "In questo spettacolo, il disagio che avvertiamo - spiega Rifici - nasce, secondo me, dallo strano rapporto che si crea tra dei corpi desideranti e castrati - che esistono anche nella nostra società - e una sorta di linguaggio costruito che ci definisce, disegna i nostri ruoli, il nostro modo di pensare, ci instrada su un preciso percorso di vita. È qualcosa che ci minaccia, che pensiamo ci appartenga, ma invece è vettore di tremende novità: era così nell'Austria prenazista di Schnitzler, lo è nella realtà odierna".
   

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