Il Parioli di Roma, teatro di
ospitalità e di produzione, che nasce col sostegno della Banca
del Fucino, diverrà un centro culturale polifunzionale che
ospiterà dal 3 gennaio 10 concerti il lunedì (con l'Associazione
Omniarte, direttore artistico Maurizio Trippitelli) con un
programma che andrà da Carosone a Morricone e Orff, incontri
letterari e di lettura ad alta voce in collaborazione con
l'Accademia Molly Bllom, un corso biennale di recitazione e
alcuni stage, un corso di teatro per bambini e molte altre
iniziative, oltre all'apertura di un bistrot come luogo
d'incontro di quartiere. Si annunciano poi importanti
collaborazioni con due scuole come l'Accademia Nazionale Silvio
D'Amico e il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Il cartellone del Parioli vedrà assieme, grazie alla presenza
di attori e registi di qualità, teatro d'arte e teatro
d'intrattenimento qualificato. Si apre il 26 dicembre con
Matthias Martelli che si misura con la regia di Eugenio Allegri
col ''Mistero buffo'' di Dario Fo e si prosegue il 19 gennaio
con La Brilli e Noschese che riportano sul palcoscenico dove
debuttò molti anni fa ''Manola'', prima prova come autrice di
Margaret Mazzantini, regia di Leo Muscato. Seguono: il 2
febbraio Valerio Binasco e Filippo Dini anche regista in ''The
Spank'' di Hanif Kureishi; il 16 febbraio Ale e Franz in
''Comincium'' di vari autori e la regia di Alberto Ferrari; il 2
marzo Mauri e Sturno in ''Variazioni enigmatiche'' di
Eric-Emmanuel Schmitt con regia di Matteo Tarasco; il 16 marzo
''Eduardo mio'' di e con Lina Sastri; il 30 marzo Enzo Decaro in
''Non è vero ma ci credo'' di Peppino De Filippo e regia di
Muscato; il 4 maggio la stagione si chiude con Stefano Fresi,
Toni Fornari e Emanuela Fresi che, per ''Cetra... una volta''
ricostituiscono il trio Favete Linguis degli anni '90.
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