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Vittoria Schisano transgender e madre in La vita che volevi

Vittoria Schisano transgender e madre in La vita che volevi

La serie Netflix di Ivan Cotroneo, contro stereotipi

ROMA, 27 maggio 2024, 19:02

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

La Vita che Volevi, la nuova serie di Ivan Cotroneo su Netflix - RIPRODUZIONE RISERVATA

La protagonista è una donna forte e fragile allo stesso tempo ma contro ogni tipo di luogo comune. "Uno dei rischi era quello di cadere negli stereotipi - spiega il regista Ivan Cotroneo -, qui parliamo di una persona affermata, di successo, ma che certo ha un passato. Una donna come tante, che può sbagliare, che può fare cose di cui si pente, ma è forte e indipendente". Dal 29 maggio su Netflix arriva la serie in 6 puntate 'La vita che volevi', creata e scritta da Cotroneo e da Monica Rametta. La produzione è a cura di Massimo Del Frate, Head of Drama per Banijay Studios Italy. Protagonista Vittoria Schisano nel ruolo di Gloria. "Vittoria porta verità al personaggio, anche se non mi sono ispirato alla sua storia - sottolinea Cotroneo nel corso della presentazione nella sede romana di Netflix alla presenza di tutto il cast e della produzione -, non ho neanche letto la sua autobiografia. Sono due donne diverse". Si è deciso di puntare su un profilo ancora non esplorato nella serialità, quello di una donna transgender. È l'occasione per accendere una luce su una realtà poco raccontata. La vita di Gloria viene stravolta dall'arrivo di Marina (Pina Turco), sua amica ai tempi dell'università a Napoli, prima che Gloria iniziasse il suo percorso di transizione. La rivelazione che accende la serie arriva subito: Gloria è il padre biologico — e ora madre — di un ragazzo che ha 15 anni. Nel cast anche Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea), oltre a Bianca Nappi, Francesco Pellegrino e Bellarch. "La Vita che Volevi è una storia di legami, amicizia e scoperta, che racconta della felicità che crediamo di volere ma anche di quella che ci sorprende - fa notare Vittoria Schisano. -. Ivan ha detto che portavo verità a questo personaggio. Quando ho iniziato a lavorare, vent'anni fa, non riuscivo a riconoscermi in nessuna storia. La donna transgender era sempre una sex worker o un'emarginata, bullizzata, o peggio". Schisano tiene a sottolineare l'importanza del premio alla miglior attrice assegnato a Cannes a Karla Sofia Gascon, ovvero la prima transgender a ottenere questo riconoscimento nella storia del Festival francese. E anche del suo messaggio a tutte le attrici come lei che "spesso hanno bussato porte che non si aprono" La serie, in 6 episodi, è ambientata tra Lecce, il Salento e Napoli. L'attrice non a caso rileva: "a fine riprese ho deciso di fermarmi un mese, 40 giorni in più. Ma in verità - aggiunge è stato - perchè amavo il personaggio e non volevo abbandonarlo, Gloria è forte, una roccia, io ho più fragilità. Grazie a lei sono maturata, sono forse diventata ancora più determinata, tanto che Ivan mi telefonava e mi diceva: 'torna, tu sei Vittoria e non Gloria'. Poi l'ho lasciata andare, mi sono comunque comprata la casa in Puglia perchè io napoletana doc, mi sono innamorata di questa terra e delle persone, è stata un'esperienza così bella umanamente". Cotroneo ricorda: "Non abbiamo l'ambizione di cambiare le cose ma di raccontare, senza sensazionalismi, persone e storie che vediamo sottorappresentate. Dovremmo accogliere certe situazioni, sapere che le persone sono libere di amare come vogliono. Questo significa semplicemente accettare e tutelare quello che ci circonda, nonostante oggi certi diritti vengano compressi e messi in discussione, l'Italia lo sappiamo ad esempio è stata tra i 9 paesi, dei 27 Ue della dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+". Gloria è convinta di aver trovato la felicità a Lecce, dove ha fondato una piccola agenzia turistica e trovato l'amore con Ernesto ma, un giorno, la sua vita viene sconvolta dall'arrivo di Marina (Pina Turco), sua amica ai tempi dell'università a Napoli, prima che iniziasse il suo percorso di transizione. Marina porta con sé Andrea (Nicola Bello) e Arianna, i figli avuti da due diverse relazioni, ed è incinta di un terzo, il cui padre è Pietro (Alessio Lapice), un giovane dal carattere passionale e forse anche pericoloso. Gloria preferirebbe non riallacciare i rapporti con Marina, le ricorda una parte della sua vita che vorrebbe dimenticare. Marina nasconde dei segreti e presto riemergerà anche Sergio (Giuseppe Zeno), il padre di Arianna, un uomo tutto d'un pezzo molto diffidente nei confronti di Gloria. Per lei è giunto il momento di fare i conti con "la vita che voleva", il suo passato e il suo futuro, per scoprire che la felicità a volte arriva in forme inaspettate.

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