''Addio a Maurizio Pollini, l'uomo
che ha cambiato la storia della musica e che ha cambiato la mia
storia con la musica''. Così Beatrice Rana, stella
internazionale del pianoforte, rende omaggio al gigante della
tastiera morto ieri a Milano. La giovane musicista salentina
affida al suo profilo Fb il ricordo di un episodio che risale
alla primavera del 2007. ''Maggio 2007. Era uno dei tanti,
lunghi e bellissimi viaggi in macchina con papà per raggiungere
masterclass, concerti o concorsi… da Lecce il viaggio era sempre
interminabile, e prima di ogni partenza papà faceva scorta di CD
da ascoltare lungo il tragitto. Quella volta scelse per la
traversata un carico tutto-Pollini''. Nel tragitto Beatrice Rana
ascoltò Il cd Schumann, con Davidsbündlertänze e il concerto
senza orchestra, Prokofiev/Stravinsky/Boulez (''quello con
Petruska, per intenderci'') e il mitico album dell'integrale
degli studi chopiniani. ''Alla fine dell'ascolto del concerto
senza orchestra ricordo che fui completamente in lacrime
dall'emozione di far esperienza di un simile insaziabile fuoco,
di una tempra tellurica, di una visione così architettonica di
un brano che amo alla follia proprio grazie a lui''.
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