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Veronesi dirige bendato la Boheme nel '68, il pubblico 'Buffone'

Veronesi dirige bendato la Boheme nel '68, il pubblico 'Buffone'

Contestazioni dal pubblico: 'Buffone'. Molti hanno urlato 'Vergogna' e 'Vai via'. Ma il direttore ha continuato e poi ha gridato agli spettatori: 'Non voglio vedere queste scene'

TORRE DEL LAGO (LUCCA), 15 luglio 2023, 20:23

Redazione ANSA

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Il maestro Alberto Veronesi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il maestro Alberto Veronesi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il maestro Alberto Veronesi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il maestro Alberto Veronesi ha diretto ieri sera con una benda calata sugli occhi la controversa Boheme in allestimento ambientato nel '68, con Mimì in minigonna e altri richiami alla contestazione giovanile. È la prima opera in cartellone al 69/o Festival Pucciniano di Torre del Lago (Lucca). Il pubblico lo ha contestato chiamandolo 'buffone', dandogli dello 'scemo', esortandolo con "Vai via!". Molti hanno urlato "Vergogna". Ma Veronesi ha continuato a dirigere le arie di Bohème e poi ha gridato agli spettatori: "Non voglio vedere queste scene".

Il sottosegretario Vittorio Sgarbi lo esortava a non dirigere questa Boheme. Il maestro Veronesi mettendosi la benda, una stoffa di colore nero, ha voluto criticare così il regista francese Christophe Gayral che, secondo quanto ribadiva ieri Sgarbi, tradisce nelle scenografie pensate da Christophe Ouvrard "ogni visione e spirito pucciniano", avendo trasposto in un contesto storico e sociale completamente diverso il contesto in cui si sviluppano gli eventi dell'opera di Puccini. "Mi auguro che un vero musicista come Alberto Veronesi - aveva affermato in un comunicato il sottosegretario Sgarbi - oltretutto presidente del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, abbia la forza e l'orgoglio di non dirigere l'orchestra. Il suo gesto non può essere interpretato come politico ma di rispetto per l'arte e la memoria di Puccini. Sono certo che Veronesi non avrebbe nulla in contrario a dirigere con quelle stesse scenografie (ambientate nel '68) un'opera di Luigi Nono, ma Puccini no".

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi già il 6 luglio scorso, alla conferenza stampa per la presentazione del programma delle celebrazioni del compositore Giacomo Puccini che ricade nel 2024, promosse peraltro da un ente diverso dal Festival Pucciniano, contestò questa nuova ed eretica produzione di Bohème che ha aperto stasera il Festival del 2023.

Il teatro di Torre del Lago ieri sera era esaurito, ormai il successo del Festival Pucciniano è fatto consolidato. Molti i turisti stranieri arrivati solo per vedere l'opera. Alcuni spettatori non hanno gradito la particolare forma di protesta di Alberto Veronesi e se ne sono andati via anzitempo. Invece ha ironizzato dimostrando un certo fair play, anche per stemperare gli animi, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro: "Il maestro Veronesi - ha detto - ha voluto dimostrare che conosce lo spartito a memoria".

 

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