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Michele Spotti direttore musicale dell' Opera di Marsiglia

Michele Spotti direttore musicale dell' Opera di Marsiglia

Oggi la nomina del giovane direttore d' orchestra italiano

ROMA, 25 gennaio 2023, 19:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A tre anni, gli raccontano i genitori, mostrava già la voglia di stare sul podio. In famiglia intuirono che non si trattava del capriccio di un bambino e lo avvicinarono allo studio del violino e al pianoforte. Fu la nonna, pianista, a svezzarlo musicalmente - a cinque anni lo portarono alla Scala per La Traviata - e a seguirlo negli anni del conservatorio a Como e poi a Milano che gli avrebbero aperto la strada della direzione d'orchestra. Michele Spotti, quel bimbo talentuoso di Cesano Maderno, è diventato il fuoriclasse di soli 29 anni al quale Marsiglia ha affidato oggi l' incarico di nuovo Direttore Musicale del suo Teatro dell' Opera. La nomina è stata annunciata dal sindaco Benoit Payan e dal Direttore Generale dell' Opéra Municipale Maurice Xibarras. ''Guidare l' Opéra e la Filarmonica della seconda città di Francia - dice all' ANSA il giovane maestro - è sicuramente un enorme motivo di orgoglio ma anche di responsabilità. Investire su una persona che non ha nemmeno 30 anni è un segno di grande fiducia nei miei confronti. Sono pronto ad accettare questa bella sfida. E' stato facile innamorarsi dell'Opéra di Marsiglia, della sua orchestra, del suo coro e di tutte le maestranze''. Su quali linee svilupperà il suo lavoro? ''Devo affrontare la doppia natura dell' orchestra, operistica e sinfonica. Vorrei cambiare qualcosa, soprattutto nel repertorio sinfonico, per la mia predilezione verso i grandi compositori mitteleuropei. Proprio a Marsiglia ho diretto recentemente con successo la terza di Bruckner. Ritengo che questa orchestra abbia nelle sue corde una grande capacità di suono europeo, per questo ne sfrutterò al massimo le capacità''. Per l' opera, l' idea è di non focalizzarsi su aree geografiche o autori. ''Cercherò di spaziare per avere la maggior eterogeneità, dall' opera seria, all' opera buffa all' operetta che è sicuramente, uno dei punti di forza della maison. E poi cercherò di portare ancora di più l' italianità del belcanto. Marsiglia sarà un' occasione per mettermi alla prova nel repertorio tedesco e francese''. Il nuovo incarico dalla stagione 2023-2024 arriva in un periodo di grandi impegni per Michele Spotti. In questi giorni è sul podio a Basilea per Rigoletto. Poi sono in agenda il debutto alla Staatsoper di Stoccarda con L'Elisir d'amore e alla Staatsoper di Vienna dove dirigerà La fille du régiment. A febbraio sarà al Teatro Massimo di Palermo con Don Pasquale firmato da Damiano Michieletto. A giugno debutterà al Palau de les Arts di Valencia con Ernani. ''Il sogno resta Santa Cecilia… anche quello arriverà - ammette -. Santa Cecilia e la Scala sono i miei sogni italiani dichiarati''. Il maestro ha le sue idee su come avvicinare i giovani alla musica. ''Il modo più semplice è far vedere che anche noi siamo giovani. Io punto a far capire che non ci sono limiti di età o barriere tra artisti e pubblico. Certo, la sacralità della figura del direttore va mantenuta, ma oggi i social usati in modo oculato possono essere uno specchio della vita di un interprete. Un direttore, un solista, un cantante è una persona come le altre anche se fa un lavoro particolare''. Spotti aggira la domanda sulla 'bocciatura' dei Maneskin espressa nei giorni scorsi da Uto Ughi. ''Amo tutti i generi musicali purché di qualità - osserva -. Il giudizio bello-brutto, bene-male è talmente personale… Anche il primo concerto per violino di Cajkovskij fu bocciato. Per fortuna esistono le divergenze di gusto''. Lontano dal lavoro si dichiara un fan del rock anni Ottanta. ''In questo periodo, però, sto ripassando le canzoni dello Zecchino d' Oro e della Disney per non essere impreparato con il mio bambino di 14 mesi''. Michele Spotti attualmente vive in Sicilia con il figlio e la moglie Francesca, oboista, conosciuta per caso in un bar nel punto più sud dell' Italia,. Tornando agli anni della sua formazione, il maestro ricorda il trasferimento a Ginevra dopo il diploma in violino e in direzione d'orchestra e nel 2016 l' esperienza di assistente di Alberto Zedda all' Opera di Lione per l' Ermione di Rossini. Il 2017, con la vittoria a Liegi del primo concorso per direttori , è stato l' anno della svolta. Da allora la girandola di impegni all'estero a Tokyo, Monaco, Berlino, Parigi. L' anno scorso ha aperto la stagione dell' Opera di Marsiglia con Guillaume Tell. Nominato recentemente Direttore Musicale dell'Orchestra Filarmonica di Benevento, Spotti ha un'intensa attività sinfonica in Italia che lo ha portato anche al Teatro alla Scala sul podio dell' Orchestra dell' Accademia. A chi sente di dire grazie? ''A chi ha creduto in me, la mia famiglia e i miei collaboratori. Dietro un direttore d' orchestra c' è una macchina potente fatta di persone che ti sanno consigliare e ti sono vicine anche umanamente. Ovviamente, non posso non ringraziare il sindaco Payan, l' intera Opera di Marsiglia e il direttore generale Xiberras che hanno avuto una grandissima fiducia in me e che sono sicuro di ripagare nei prossimi anni''.

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