Da oltre vent'anni al servizio della
cultura, dell'economia della cultura.
Carlo Fuortes, oggi amministratore delegato della Rai, "grazie
al suo approccio art&business ha il merito di aver saputo
coniugare esigenze della cultura e criteri manageriali facendo
delle 'buone prassi' in ambito culturale uno strumento per
creare valore economico". Con questa motivazione sarà consegnato
a Fuortes, in occasione della prima del Festival Puccini venerdì
15 luglio, il massimo riconoscimento della Fondazione Festival
Pucciniano e del Comune di Viareggio. La cerimonia è in
programma alle 21.15 al Gran Teatro Giacomo Puccini prima
dell'inizio di Madama Butterfly che inaugura il Festival Puccini
2022.
A Fuortes, recita ancora la motivazione, "va il merito di
aver risollevato da gravi squilibri economici prestigiose
istituzioni culturali. Una impronta la sua 'marketing oriented'
finalizzata alla valorizzazione del sistema cultura del nostro
Paese stimolando la creatività di artisti favorendo innovazione
e contaminazione. A lui anche il merito di aver saputo favorire
relazioni proficue tra il sistema Cultura e il sistema Impresa.
Un riconoscimento al contributo che nel corso della sua carriera
Carlo Fuortes ha dato alla salvaguardia di quel grande
patrimonio che si chiama Opera".
Il Premio Puccini nasce nel 1971 per premiare
l'interpretazione pucciniana. Nell'albo d'oro voci leggendarie,
da Rosetta Pampanini a Renata Tebaldi, Maria Callas (alla
memoria), Renata Scotto, Raina Kabaivanska, Birgit Nilsson,
Maria Guleghina, Angela Gheorghiu, Katia Ricciarelli e tanti
altri. Dal 1983 il Premio ha avuto anche altre destinazioni,
come l'editoria, la discografia, la cinematografia oltre che
meriti in ambito gestionale. Il riconoscimento consiste in una
statuetta dorata che riproduce l'immagine immediatamente
riconoscibile di Giacomo Puccini come lo raffigura Paolo
Trubetzkoy nella statua che dal 1949 è collocata sul piazzale
Belvedere di Torre del Lago, davanti alla Villa del maestro.
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