Lo Schiaccianoci ripensa i suoi
"cinesi": per contrastare stereotipi che di recente, soprattutto
durante la pandemia da Covid, hanno preso di mira negli Usa
cittadini di origini asiatica, le produzioni del classico
balletto natalizio hanno modificato le coreografie.
La posta e' alta: per molte compagnie di ballo lo
Schiaccianoci e' lo show piu' popolare dell'anno e spesso una
fonte di introiti che permette di tirare avanti fino alla
successiva stagione delle feste, ma "l'importanza di cambiare ha
raggiunto quest'anno massa critica", ha spiegato il coreografo
Peter Boal, riferendosi all'epidemia di atti razzisti contro gli
americani di origine asiatica ritenuti a torto responsabili per
la diffusione degli Usa del "virus di Wuhan".
Al Pacific Northwest Ballet di Seattle, Boal ha introdotto un
nuovo personaggio ispirato ai super-eroi dei fumetti, Grillo Te'
Verde che esce da una scatola portata in scena durante la visita
di Clara e del Principe nel Regno dei Dolci. A loro volta il
Tulsa Ballet ha punteggiato la sua messa in scena con elementi
di tai-chi coreografati da un ballerino nato in Cina, mentre lo
schiaccianoci di Boston avra' un nuovo pas-de-deux ispirato alla
tradizionale danza cinese dei nastri.
Nato dalla collaborazione tra il coreografo Marius Petipa e
il Petr Ilic Cajkovskij e ispirato alla storia del "soldatino di
legno" di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, lo Schiaccianoci e' un
classico della stagione delle feste e in questi giorni e'
tornato in scena dopo un anno interruzione a causa del Covid.
Se non sono arrivate agli estremi del Berlin State Ballet che
questo Natale ha cancellato tutte le rappresentazioni dello
Schiaccianoci in attesa di una "ricontestualizzazione" per i
nostri tempi, negli Usa molte compagnie hanno lasciato in
magazzino elementi come i cappelli di bambu' e i movimenti a
punta delle delle mani tradizionalmente usati nella Danza del
Te' in cui ballerini evocano l'introduzione della bevanda della
Cina.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA