"Sarà un grande evento,
come sempre, non ho dubbi, il festival è nel Dna degli italiani,
anche se ormai ha perso da tempo la sua magia". Conquistatore di
due edizioni di Sanremo, Bobby Solo ha costruito tutta la sua
carriera su quelle vittorie ('Se piangi se ridi', anno 1965 e
'Zingara', 1969) e soprattutto su quella mancata del suo debutto
festivaliero 'Una lacrima sul viso' (1964), tradotta in tutte le
lingue ("un discografico la volle pure in dialetto friulano..").
"Altri tempi, allora chi vinceva vendeva milioni dischi, oggi
impensabile - ha detto - Ma il Festival è sempre un grande
appuntamento, forse più uno spettacolo considerando i tanti
ospiti, che una gara di canzoni". A 72 anni Bobby Solo conserva
ancora l'aspetto del bel giovanotto che faceva sognare le
ragazzine degli anni '60 e lo stesso ciuffo copiato da Elvis
Presley, di cui porta avanti il repertorio nei concerti, come
quello del 16 dicembre al Casinò di Campione d'Italia. "Lui -
ha detto - era 50 anni avanti a tutti".
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