Fu grazie al Duca di Westminster che
Gabrielle Coco Chanel, scoprì il tweed e lo elesse tessuto
principe della sua moda, già dagli anni Venti. Dopo dopo essersi
invaghita della stoffa intrecciata di origine scozzese, la
rivoluzionaria couturier progettò i suoi iconici tailleur,
liberando le donne dal corsetto e inaugurando la storia del capo
che è ancora oggi un must della moda femminile. Silhouette
squadrata, quattro tasche, collo rotondo e fila di bottoni
gioiello, la prima giacca tipica di Chanel realizzata per la
prima volta intorno agli anni Venti divenne l'emblema del suo
stile. Il capolavoro sartoriale ideato da Gabrielle Chanel
doveva seguire i movimenti di chi la indossava. Doveva essere un
capo facile da mettere e da togliere, grazie alla fodera e alle
tecniche innovative con cui era stato creato. Nonostante fosse
stato pensato come un indumento comodo e versatile, doveva
rimanere però una giacca chic. Così venne arricchita da catene e
da raffinati bottoni-gioiello. Il modello originale, ideato e
realizzato in tessuto nero, è stato rivisitato e reinventato
parecchie volte nel corso della storia. Fu la stessa Coco a
decidere d'introdurre altri filati nella realizzazione del
tweed, come la seta, la lana e il cotone, per dare alla giacca
una maggiore leggerezza e un aspetto più contemporaneo. Ancora
oggi, la giacca iconica di Chanel è in tweed, ed è impensabile
non immaginare un suo tailleur in un tessuto diverso. Così
Virginie Viard, direttore artistico della prestigiosa maison
francese, ha deciso di sfilare in Gran Bretagna, a Manchester,
con Chanel Metiers d'Art, la collezione di alto artigianato, in
omaggio al tweed e al paese da cui ha origine, la Gran Bretagna.
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