L'industria della pelletteria
italiana riparte dopo il Covid con un primo semestre positivo:
incremento per produzione industriale (+12,4%) e fatturato
(+15%), sostenuti dai recuperi sul mercato interno (+12,2%) e
soprattutto dell'export (+17,3%). E il settore torna
protagonista a Mipel, la fiera internazionale della pelle e
degli accessori moda in programma dal 18 al 20 settembre a Fiera
Milano-Rho.
Organizzata da Assopellettieri, la manifestazione conta sul
sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
e di Agenzia ICE, con il patrocinio del Comune di Milano.
"Ripongo grande fiducia in questa edizione - dice Franco
Gabbrielli, presidente di Mipel - e auspico che possa
rappresentare un primo passo verso il ritorno alla normalità,
dopo due anni di incertezza e di spostamenti fortemente limitati
da uno scenario globale colpito dalla pandemia e con le sfide
che ancora ci attendono, legate in primo luogo alla guerra in
Ucraina". Tra le note positive, Gabbrielli segnala il ritorno
dei buyer asiatici e la crescita del 15% degli espositori
rispetto all'edizione di marzo e del 30% rispetto a quella
estiva dello scorso settembre. L'edizione 122 di Mipel
offrirà una panoramica sulle nuove tendenze primavera-estate
2023, con un percorso espositivo di oltre 4.000 mq e più di 150
brand. In primo piano, l'attenzione alla sostenibilità a partire
dall'utilizzo di materiali riciclabili, riutilizzabili e
sostenibili per gli allestimenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA