"Non voglio correre con questo
marchio, prima dobbiamo impossessarci dei suoi elementi" dice
Massimiliano Giornetti, che in verità sembra sempre più a suo
agio nel mondo di Shanghai Tang, che dall'anno scorso è nelle
mani del fiorentino Alessandro Bastagli.
Alla sua seconda collezione come direttore creativo,
Giornetti - dopo una vita alla guida stilistica di Ferragamo -
ha pensato a "un nuovo metissage" che guarda al teatro cinese, a
capi tipici come la mao Jacket e allo stile del fondatore del
marchio, l'imprenditore David Tang, che nel 1994 lanciò il primo
luxury brand di lifestyle cinese nel mondo. Ecco così che, nella
collezione donna, il classico abito cinese - il qipao - viene
riportato alla sua forma originaria e abbinato alla gonna o ai
pantaloni, mentre nelle proposte da uomo le maschere del teatro
cinese diventano jacquard piazzati sulle maglie o decori
impressi nelle fodere delle giacche da sera in velluto con
grandi alamari e in colori squillanti come il fucsia.
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