BOLOGNA - "Conoscere la Storia per comprendere il presente: quello di Rimini è un festival di lezioni popolari per tutti, una specie di Woodstock della Storia". Con queste parole l'assessore alla Cultura dell'Emilia-Romagna, Mauro Felicori ha presentato la 24esima edizione del Festival del Mondo Antico, rassegna culturale - in programma a Rimini dal 6 al 31 luglio prossimi - che quest'anno ruoterà attorno al tema del "Consenso | Con-senso", da intendersi in chiave di rapporti tra la popolazione e chi la governa, a partire dall'antichità dell'imperatore Augusto e Carlo V, sino ai tempi odierni della guerra in Ucraina, passando per Napoleone e Mussolini.
Una serie di incontri, lezioni e laboratori che punteranno a coinvolgere tutta la popolazione, ma anche "a valorizzare al massimo il ricco patrimonio del territorio", ha sottolineato il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ricordando quanto il Festival, organizzato dal Comune e dalla Società editrice "Il Mulino" con il patrocinio della Regione, "appartenga al patrimonio genetico della cultura riminese", nel suo essere "un punto di incontro tra il passato e il presente, che nasce da una concezione della cultura come patrimonio pubblico". Una concezione, ha aggiunto il primo cittadino romagnolo, "fedele al pensiero di uno dei principali ideatori del Festival, ex direttore della biblioteca Gambalunga di Rimini, Marcello Di Bella, recentemente scomparso".
Tra i relatori che animeranno le serate della rassegna: lo storico Giovanni Brizzi, ma anche il giornalista e scrittore Filippo Ceccarelli, l'ex rettore dell'Università di Bologna, Ivano Dionigi, David Ekserdjian, Micol Flammini, Elena Kostioukovitch, Maria Giuseppina Muzzarelli, Paolo Pagliaro, Paolo Rumiz e Roberto Zichittella.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA