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Donne ai vertici, il soffitto di cristallo è pieno di crepe

Donne ai vertici, il soffitto di cristallo è pieno di crepe

L'analisi di Corsi e Toma, da Harris a Merkel, da Iotti a Meloni

TRIESTE, 05 aprile 2023, 12:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ERMANNO CORSI E PIERO ANTONIO TOMA, 'LE DONNE CHE CONQUISTANO IL MONDO' (MARLIN EDITORE, PAG.
    336, EURO 20) Già sin dal secondo dopoguerra le donne sono diventate sempre più partecipi e protagoniste "di un nuovo modo di vivere la società a livello internazionale". Così il tradizionale soffitto di cristallo si è andato sempre più segnando di crepe sia in Italia e sia nel resto del mondo. E' quanto sostengono due giornalisti, Ermanno Corsi e Piero Antonio Toma, nel lungo saggio 'Le donne che conquistano il mondo' che analizza il fenomeno della conquista sociale da parte delle donne.
    In Europa, in particolare, si ravvisa più di un primato.
    Primeggia l'Islanda, il paese più femminista del mondo con la prima presidente eletta della Repubblica e con due premier, alternatesi l'una all'altra. Segue l'Estonia dove ai vertici dello Stato due sono state le donne: presidente della Repubblica e premier.
    Dall'altra parte dell'Atlantico, invece, gli Stati Uniti hanno confermato il no alle donne cominciato 240 anni fa (e in particolare a Hillary Clinton). Ma nel 2021 Joe Biden ha nominato due donne e di colore: Kamala Harris alla vicepresidenza e Ketanji Brown, alla Corte Suprema.
    A Sud del Mediterraneo, in Tunisia, una donna è stata nominata presidente del governo, la prima in tutto il mondo islamico del Medio Oriente e del Nordafrica.
    E veniamo al nostro Paese. Il grande exploit porta la data del 25 settembre quando Giorgia Meloni si insedia a Palazzo Chigi, è la prima donna premier: un evento che gli autori giudicano "rivoluzionario e fortemente innovatore". E che non rimane isolato: Elly Schlein è la prima e la più giovane donna eletta con un voto popolare alla segreteria del Pd. Due conquiste di merito che vanificano il criterio delle quote rosa.
    Ora in Italia rimangono da 'espugnare' solo due cariche istituzionali, il Quirinale e la Corte Costituzionale.
    Gli autori presentano per ognuna di queste protagoniste schede che ne ripercorrono il profilo e le vicende che le hanno portate da condizioni di isolamento all'interno delle singole comunità alla conquista del potere. Anche nel passato: Nilde Iotti, Tina Anselmi, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Marta Cartabia e Chiara Appendino, per fare dei nomi. All'estero Corsi e Toma analizzano i casi di Evita Peron, Kamala Harris, Angela Merkel e Michelle Bachelet.
    Gli autori sono convinti che nella sua inarrestabile avanzata, l'"altra metà del cielo" potrà consegnarci un mondo più responsabile, più pacifico e più preparato ad affrontare le nuove sfide che ci attendono, dalla transizione ecologica a quella dei diritti umani. Un insegnamento ci viene dalla Nuova Zelanda, la cui premier si è dimessa non perché caduta in minoranza politica (come è accaduto a quella svedese), ma per motivi personali e familiari.
   

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