ERMANNO CORSI E PIERO ANTONIO
TOMA, 'LE DONNE CHE CONQUISTANO IL MONDO' (MARLIN EDITORE, PAG.
336, EURO 20)
Già sin dal secondo dopoguerra le donne sono diventate sempre
più partecipi e protagoniste "di un nuovo modo di vivere la
società a livello internazionale". Così il tradizionale soffitto
di cristallo si è andato sempre più segnando di crepe sia in
Italia e sia nel resto del mondo. E' quanto sostengono due
giornalisti, Ermanno Corsi e Piero Antonio Toma, nel lungo
saggio 'Le donne che conquistano il mondo' che analizza il
fenomeno della conquista sociale da parte delle donne.
In Europa, in particolare, si ravvisa più di un primato.
Primeggia l'Islanda, il paese più femminista del mondo con la
prima presidente eletta della Repubblica e con due premier,
alternatesi l'una all'altra. Segue l'Estonia dove ai vertici
dello Stato due sono state le donne: presidente della Repubblica
e premier.
Dall'altra parte dell'Atlantico, invece, gli Stati Uniti
hanno confermato il no alle donne cominciato 240 anni fa (e in
particolare a Hillary Clinton). Ma nel 2021 Joe Biden ha
nominato due donne e di colore: Kamala Harris alla
vicepresidenza e Ketanji Brown, alla Corte Suprema.
A Sud del Mediterraneo, in Tunisia, una donna è stata
nominata presidente del governo, la prima in tutto il mondo
islamico del Medio Oriente e del Nordafrica.
E veniamo al nostro Paese. Il grande exploit porta la data
del 25 settembre quando Giorgia Meloni si insedia a Palazzo
Chigi, è la prima donna premier: un evento che gli autori
giudicano "rivoluzionario e fortemente innovatore". E che non
rimane isolato: Elly Schlein è la prima e la più giovane donna
eletta con un voto popolare alla segreteria del Pd. Due
conquiste di merito che vanificano il criterio delle quote rosa.
Ora in Italia rimangono da 'espugnare' solo due cariche
istituzionali, il Quirinale e la Corte Costituzionale.
Gli autori presentano per ognuna di queste protagoniste
schede che ne ripercorrono il profilo e le vicende che le hanno
portate da condizioni di isolamento all'interno delle singole
comunità alla conquista del potere. Anche nel passato: Nilde
Iotti, Tina Anselmi, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Marta
Cartabia e Chiara Appendino, per fare dei nomi. All'estero Corsi
e Toma analizzano i casi di Evita Peron, Kamala Harris, Angela
Merkel e Michelle Bachelet.
Gli autori sono convinti che nella sua inarrestabile
avanzata, l'"altra metà del cielo" potrà consegnarci un mondo
più responsabile, più pacifico e più preparato ad affrontare le
nuove sfide che ci attendono, dalla transizione ecologica a
quella dei diritti umani. Un insegnamento ci viene dalla Nuova
Zelanda, la cui premier si è dimessa non perché caduta in
minoranza politica (come è accaduto a quella svedese), ma per
motivi personali e familiari.
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