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Libri: Djagilev e la grande danza alla fine dell' '800

Libri: Djagilev e la grande danza alla fine dell' '800

Valerian Svetlov racconta i Balletti Russi e i miti dell'epoca

ROMA, 01 marzo 2023, 16:20

Redazione ANSA

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Sergej Djagilev e le Stagioni dei Balletti russi a Parigi, i capitoli dedicati alla storia grande danza in Russia, al coreografo Marius Petipa e alla mitica Isadora Duncan, anticipatrice della danza moderna. Esce in prima versione italiana per Gremese Editore 'Il Balletto del nostro tempo. La danza ai tempi di Djagilev', di Valerian Svetlov, (pagine 256, 28 euro) considerato uno dei testi di danza più illuminanti del primo Novecento. L'autore,all'epoca romanziere popolare, mise mano all'opera nell'ultimo scorcio dell'Ottocento quando diventò appunto uno dei collaboratori più stretti dell'impresario teatrale russo, che nel 1909 fondò a Parigi la compagnia I Balletti russi. Il volume venne pubblicato nel 1911 in lingua russa e l'anno successivo in francese in due edizioni di pregio con rare fotografie e bozzetti a colori dell'artista Lev Bakst, diventate nel tempo rarità bibliografiche. Svetlov descrisse i Balletti russi da testimone oculare - uno dei pochi ammessi anche dietro le quinte degli spettacoli - e attingendo alle recensioni di giornali e riviste francesi dell'epoca per far rivivere una stagione irripetibile della danza e del balletto, così come della musica e della scenografia, e portarne in primo piano gli straordinari protagonisti: coreografi e danzatori come Michail Fokin, Tamara Karsavina, Anna Pavlova, Vaclav Nižinskij, musicisti come Nikolaj Čerepnin e pittori come Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerich.
    Tratta dall'originale russo la versione italiana, tradotta e curata dalla studiosa Michaela Böhmig, è ampliata da una introduzione che contestualizza il lavoro di Svetlov, analizzando il clima storico e socio-culturale dell' epoca con un apparato di note esplicative su teatri, riviste, balletti, stagioni artistiche, danzatori, coreografi, scenografi, autori e critici della danza. Il volume, presentato nei giorni scorsi a Danzainfiera nella Fortezza da Basso di Firenze in un incontro con la curatrice e traduttrice, è arricchito da oltre cento illustrazioni tra foto d'epoca e bozzetti a colori, con in appendice l'elenco dei balletti citati e la bibliografia della produzione letteraria e coreografica dell'autore.
    Valerian Svetlov nacque a Pietroburgo nel 1859. Di famiglia altolocata, fin dagli anni del servizio militare si dedicò alla scrittura come autore di racconti e romanzi. Verso la fine dell'Ottocento prese a dedicarsi alla storia e alla critica di danza e balletto, abbandonando progressivamente la narrativa.
    Morì a Parigi nel 1935.
   

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