"Penso che escludere scrittori
importanti sia un grave errore. Poi ho saputo che vengono lo
stesso, invitati dalla Buchmesse, ci troveremo lì. Non vorrei
che la Fiera del Libro di Francoforte diventasse un luogo di
guerra, non ne posso più. C'è troppa conflittualità in giro.
Roberto Saviano e Antonio Scurati sono due grandi scrittori,
amici. Mi dispiace che Saviano sia stato escluso". Lo dice
all'ANSA Dacia Maraini, protagonista di uno dei tre assoli di
Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse 2024, del caso che si è
creato sulla mancata presenza di Saviano alla Fiera del Libro di
Francoforte. Gli altri due assoli saranno di Alessandro Baricco
e Claudio Magris.
"Se si vuole fare una protesta bisogna farla tutti insieme.
Se tutta la delegazione italiana decide di non andare alla
Buchmesse 2024, io ci sto. Per fare veramente opinione bisogna
decidere tutti insieme per non disperdere le decisioni. Io non
sono mai, comunque, per fare le guerre" spiega la scrittrice.
"La censura è un errore, sempre. Facendola si sbaglia, la cosa
si moltiplica, diventa più importante. Come è stato per per
Scurati. Non avendo invitato Saviano lo hanno fatto diventare un
caso politico" afferma Dacia Maraini.
"Ero convinta che l'invito venisse dalla Buchmesse d'accordo
con l'Italia. Io se non mi vogliono non ci vado. Ci sono troppi
conflitti, basta vedere uno di questi incontri serali alla tv.
Tutti uno contro l'altro a litigare. Mi sembra un momento molto
dispersivo e doloroso. Se non abbiamo cose in comune, almeno la
solidarietà. Non rendiamo questo momento ancora più difficile"
afferma la scrittrice che dedicherà il suo assolo allo scrivere,
"alla difficoltà dello scrivere, alla conseguenza del consumismo
che sta creando una letteratura di consumo: il libro diventa una
cosa che si legge e si butta, non fa più parte della memoria
collettiva" sostiene la scrittrice.
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