Sono stati consegnati il 16 aprile,
al Ministero della Cultura a Roma, i Premi Nazionali per la
Traduzione, edizione 2023. Alla premiazione era presente il
Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La commissione,
presieduta dalla professoressa Tiziana Lippiello e composta da
Maria Cristina Assumma, Michele Bernardini, Daria Galateria,
Emma Giammattei, Camilla Miglio, Franca Poppi e Barbara
Ronchetti, con il supporto della Direttrice generale Biblioteche
e diritto d'autore del MiC, Paola Passarelli, ha conferito 8
premi, 4 maggiori e 4 speciali. I riconoscimenti, istituiti nel
1988, sono destinati a traduttori ed editori italiani e
stranieri che abbiano contribuito, con le loro opere, ad elevare
la quantità e la qualità degli scambi reciproci fra la cultura
italiana e le altre culture. "Il lavoro del traduttore è un vero
e proprio impegno creativo, una maestria artigiana che supera
per sublimarlo il mero esercizio linguistico. Si tratta di alte
professionalità artistiche, letterati capaci di trasmettere non
solo i pensieri ma anche le emozioni degli autori tradotti. Per
citare Josè Saramago: mentre lo scrittore rende la letteratura
nazionale, il traduttore la rende universale" ha detto
Passarelli. I 4 premi maggiori sono andati a: Francesco Zambon
(Italia): filologo romanzo e traduttore letterario. Sue le
traduzioni di alcuni tra i più importanti trattati cristiani del
XII secolo tra cui il De Contemplando Deo, il De natura et
dignitate amoris di Guglielmo di Saint Thierry e il De diligendo
Deo di Bernardo di Clairvaux. Carlos Ortega Mayor (Spagna):
traduttore in spagnolo de La Bella Estate di Cesare Pavese,
Riccardino di Andrea Camilleri, pubblicato postumo, Dopo il
Divorzio di Grazia Deledda. Casa Editrice Edicola (Italia):
indipendente, specializzata nella pubblicazione di opere di
autori cileni contemporanei tra i più apprezzati e premiati,
quali Andrés Montero, Maria José Ferrada e Nona Fernández. Casa
Editrice Colibrì (Bulgaria): fondata nel 1990, con sede a Sofia,
offre variegate proposte letterarie, dai classici moderni
italiani quali Italo Calvino, Elena Ferrante, Dino Buzzati e
Umberto Eco tradotti in bulgaro, a traduzioni di classici senza
tempo, grazie alla collana che raccoglie i Classici del mondo
come Dante Alighieri. I 4 premi speciali sono andati a: Anna
Isabella Squarzina, professore associato di lingua e traduzione
francese, traduttrice di un testo raro di Jean Starobinski,
intitolato 'Poetiche della nostalgia e della prima traduzione
mondiale dei Settantacinque Fogli di Marcel Proust. Annelisa
Alleva, da anni apprezzata nel panorama italiano e
internazionale come poeta, saggista e traduttrice, ha tradotto
con grande abilità autori di spicco della tradizione russa come
Lev N. Tolstoj ed Aleksandr Puškin. Fulvio Bertuccelli,
studioso con un'intensa attività come traduttore, soprattutto di
letteratura turca contemporanea. Si segnala la capacità di resa
in italiano di opere turche abbastanza rare, mai tradotte in
lingue europee. Tra queste: 'Yusuf di Kuyucak' di Sabahattin Ali
e 'Zamir' di Hakan Gűnday. Guia Minerva Boni, con un ricco
curriculum di traduzioni e di interventi sulla traduttologia,
traduce dal portoghese, dal francese e dall'inglese. Ha tradotto
'La divina irrealtà delle cose. Aforismi e dintorni' di Fernando
Pessoa, 'La donna che scrisse la Bibbia' del brasiliano Moacyr
Scliar, 'Peregrinazione' del portoghese Fernão Mendes Pinto.
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