Una panoramica delle più influenti
riviste culturali italiane nel primo quarto del secolo scorso: è
'Riviste. La cultura in Italia nel primo '900', organizzata
dalle Gallerie degli Uffizi insieme alla Biblioteca nazionale
centrale di Firenze, curata da Giovanna Lambroni, Simona Mammana
e Chiara Toti. La mostra, aperta dal 15 giugno al 17 settembre,
è stata inaugurata alla presenza del presidente del Senato,
Ignazio La Russa, e del ministro della Cultura, Gennaro
Sangiuliano.
Da La Voce di Prezzolini a Lacerba di Soffici, da La
rivoluzione liberale di Gobetti a L'Ordine nuovo di Gramsci, da
Strapaese di Longanesi a 900 di Malaparte e Bontempelli, sono
oltre 250 i pezzi che compongono l'itinerario della mostra, fra
edizioni originali delle riviste, libri, manifesti, fogli,
copertine, caricature, e una selezione di dipinti, disegni e
sculture dell'epoca.
"Una mostra preziosa - ha affermato Sangiuliano -, che ha il
merito di ricordare quel crogiuolo di intelligenze che furono le
riviste italiane ai primi del Novecento". Per La Russa
l'esposizione "va a colmare un vuoto che durava da troppi anni".
Per il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, "è come vedere il
film storico di quei decenni di inizio Novecento che hanno
cambiato il volto dell'Italia".
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