Come San Francesco d'Assisi subì
diversi processi, da quello del padre che lo condusse alla
'spoliazione', a quello di Innocenzo III per l'approvazione
della Regola, fino a quello sull'interpretazione della stessa
che lo portò alle dimissioni dalla guida del suo Ordine, così
Papa Bergoglio è stato spesso oggetto di critiche: è un
parallelismo tra i giudizi rivolti ai due il nuovo libro dalla
penna di padre Enzo Fortunato 'Processo a Francesco' che indaga,
attraverso il doppio filo di similitudini che legano il Santo e
il Papa, il senso del giudicare e la risposta del giudicato.
Si tratta di un volume che, lo stesso autore ammette, "avevo
paura di pubblicare" ma "sono rimasto molto colpito dagli
attacchi al Papa, non dai laici ma da alcuni vescovi: dei veri e
propri processi".
Secondo il francescano Fortunato nel silenzio di entrambi
davanti alle accuse c'è il segno di una profonda umanità: "Credo
che il silenzio sia una delle più belle pagine - spiega - perché
il silenzio ci parla. Una volta spiegate le ragioni, il silenzio
è concime ed è fecondo perché da la possibilità all'altro di
interrogarsi sulla propria sua accusa". Per l'autore, il Papa
"non si omologa a una realtà di cliché ma quello che rimane
oltre le critiche dura di più: sono questi prezzi da pagare che
ci rendono più uomini e più donne".
Nella sua prefazione al testo, il cardinale Matteo Maria
Zuppi osserva: "Non si tratta di eludere il confronto, ma di
ribaltare il piano e la logica dell'accusa. Questa, infatti,
alimenterebbe soltanto l'odio e il rancore. La logica del cuore
apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione
umana". Il libro, oltre che a Papa Francesco, è dedicato "a
tutti gli innocenti, sottoposti a un ingiusto processo; a tutti
i colpevoli, perché infinita è la misericordia di Dio".
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