/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I 100 anni di Petrocchi e l'edizione critica della Commedia

I 100 anni di Petrocchi e l'edizione critica della Commedia

Studioso indagò tutti i testi delle origini, prima di Boccaccio

ROMA, 06 agosto 2021, 14:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Petroni "Il richiamo della pubblica opinione dei filologi che non si ritenesse una nuova edizione del poema dantesco senza che i fondi manoscritti venissero riesaminati, e la conoscenza della tradizione estesa a ogni latitudine, doveva essere soddisfatto. A tal fine è stata ripresa l'esplorazione con vasto programma e metodo aggiornato'' in mezza Europa e negli Stati Uniti per conoscere direttamente tutti i manoscritti esistenti. Così scriveva Giorgio Petrocchi al termine del suo lavoro durato ben oltre 10 anni nella prefazione alla sua definitiva edizione critica "secondo l'antica vulgata" della Divina Commedia, basata sulla tradizione manoscritta anteriore a Giovanni Boccaccio, che fu pubblicata in quattro volumi tra il 1966 e il 1967 nell'ambito della Edizione Nazionale delle Opere di Dante. Per questo, nell'anno del settecentesimo di Dante, non si sarebbe potuto non ricordare questo studioso scomparso nel febbraio del 1989, anche senza la ricorrenza dei cento anni dalla sua nascita nel 1921 a Tivoli, che cade venerdì 13 agosto.
    Petrocchi lo ricordano i non studiosi, oltre che come autore di una 'Vita di Dante' del 1983, come curatore negli anni seguenti di una lettura televisiva integrale della Commedia, con sue introduzioni e di insigni dantisti ai singoli canti, affidati dalla Rai a grandi attori, da Albertazzi a Sbragia.
    Laureatosi in giurisprudenza nel 1942, fu bibliotecario presso l'Angelica di Roma dal 1947 al 1955. Nel 1949 si sposò con Matilde Luberti da cui ebbe due figli, Giovanni e Francesca, che ha seguito la sua strada e oggi sta riordinando il suo archivio.
    Dal 1955 insegnò letteratura italiana nell'Università, sino al 1961 a Messina, quindi alla Sapienza, dove creò un distaccamento dell'Università, fondando Roma Tre. Gli anni universitari sono anche quelli dei suoi studi danteschi e nel 1970 riceve il Premio Feltrinelli per la Filologia e la Linguistica. Dal 1971 fu Direttore dell'Istituto Pareggiato di Magistero Maria SS. Assunta di Roma, carica che mantenne fino alla sua scomparsa, contribuendo alla sua trasformazione in LUMSA - Libera Università Maria SS. Assunta.
    Nel 1975 divenne membro dell'Accademia della Crusca e nel 1983 socio nazionale dell'Accademia dei Lincei. Giovanissimo iniziò a collaborare con riviste musicali e teatrali, mostrando un interesse che lo avrebbe portato anche a scrivere 'Cultura letteraria e musica nel primo trentennio del secolo'. Poi i suoi primi studi si rivolsero all'Ottocento, alla riscoperta di Edoardo Calandra e alla poesia, con la cura di un'antologia e la pubblicazione di 'Fede e poesia nell'Ottocento'. Quindi la sua attenzione passò a Bandello e all'Aretino per arrivare al Tasso con l'edizione critica de 'Il mondo trovato' e infine l'importante scoperta di un codice ignorato della 'Gerusalemme liberata', rilvelatosi fondamentale per fissare l'edizione critica del poema. Nel 1957 la Società dantesca italiana, sotto la presidenza di Contini, basandosi su alcuni suoi lavori filologici danteschi, gli affidò il compito di allestire appunto l'edizione critica della 'Commedia'. Nell'ampia introduzione che occupa l'intero primo volume espose i criteri dell'edizione, individuando ben 27 manoscritti dell'antica vulgata e classificando i testi sulla base di un rigoroso scrutinio delle varianti nella convinzione che non vi fossero varianti d'autore, illustrò infine le scelte linguistiche, concludendo con il regesto dei codici. Nel 1970 Petrocchi divenne redattore capo dell'Enciclopedia Dantesca diretta da Umberto Bosco, per la quale compilò diverse voci.
    Completano l'opera del dantista gli agili profili delle tre cantiche (Milano 1978) e la raccolta di saggi 'La selva del Protonotario' (Napoli 1988), divisa in due parti, una dedicata a Dante, l'altra alla dantologia moderna; infine la relazione tenuta nel 1988 per il centenario della Società dantesca italiana, 'La tradizione settentrionale della Commedia dall'età del Boccaccio a quella del Villani', in cui si esamina in modo analitico il codice Phillips 8881, ora ad Austin (Texas), e l'Oliveriano 38 di Pesaro, entrambi di poco posteriori al limite dell'antica vulgata, fissato dal manoscritto Toledano di Boccaccio, databile non prima del 1357-1359. Completano il profilo dell'italianista, ricordato in vista di questo centenario da un convegno nella sua Tivoli e all'Accademia della Crusca, come ai Lincei nella ricorrenza dantesca, soprattutto due grandi autori dell'Ottocento, Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni, cui sono da aggiungere 'La formazione letteraria di Giovanni Pascoli' (Firenze 1953); gli studi francescani e di letteratura religiosa con la cura dei 'Fioretti' e de 'Gli scritti e la leggenda', i volumi 'Scrittori religiosi del Duecento' e 'Scrittori religiosi del Trecento' (entrambi Firenze 1974).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza