MICHELE GIUTTARI, SANGUE SUL CHIANTI
(Fratelli Frilli editori, pp. 468, euro 14)
Dopo sei anni, torna un nuovo giallo con protagonista il
commissario Ferrara, alter ego letterario del
poliziotto-scrittore Michele Giuttari, l'investigatore che, da
capo della mobile, scoprì i 'compagni di merende' del mostro di
Firenze. Da tempo Giuttari è autore di romanzi, che vengono
anche tradotti all'estero. L'ultima indagine di Ferrara è
raccontata in un libro uscito in questi giorni: "Sangue sul
Chianti".
Dalle pagine di questo thriller, affiorano atmosfere e fatti che
richiamano alla mente vicende e ricostruzioni emerse nel corso
delle indagini sul mostro di Firenze. Anche se la storia è di
altro tenore. Il giallo di Giuttari è ambientato tra il Chianti
e Roma. Il commissario Ferrara è alle prese con una serie di
morti nelle colline toscane. Casi che, all'apparenza, non hanno
alcun collegamento tra loro: la brutale uccisione della compagna
di un ricco banchiere, un suicidio e altri decessi misteriosi.
Le indagini andranno a toccare personaggi all'apparenza
rispettabili, ma con traffici poco chiari e con vizi nascosti.
Il commissario Ferrara dovrà fare i conti anche con figure
istituzionali non sempre leali e con un susseguirsi di
tradimenti e ribaltamenti di ruoli. Con "Sangue sul Chianti",
Giuttari aggiunge un altro capitolo alla serie che vede
protagonista il commissario Ferrara, pubblicata da Rizzoli e
tradotta in tutto il mondo.
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