Un dialogo immaginario fra un
tenore di fama mondiale e un giovane artista: esce per Giraldi
Editore 'L'uva e l'acciaio' della giornalista Camilla Ghedini,
biografia romanzata del tenore ferrarese Daniele Barioni, oggi
89enne. Il volume, già disponibile in librerie e store on line,
sarà presentato il 18 ottobre (ore 21) al teatro De Micheli di
Copparo, dove l'artista - che tra gli anni '50 e '60 calcò
decine di volte il palcoscenico del Metropolitan Opera di New
York e fu definito da Luciano Pavarotti "tra i tenori di un
altro pianeta" - è nato e dove riceverà la cittadinanza onoraria
dall'amministrazione comunale.
La narrazione è pensata non tanto e non solo per gli addetti
ai lavori, quindi per gli amanti dell'opera, quanto per chi si
interroga sul proprio valore e può vedersi riflesso nell'uno o
nell'altro personaggio.
Come spiega l'autrice nella prefazione, "ciascuno di noi, che
lo riveli o meno, ad un centro punto della propria esistenza si
domanda come lo vedono gli altri, cosa rimarrà dopo". Ghedini,
pur mantenendo l'ambientazione a Ferrara, dove Barioni oggi
vive, ha lasciato ovattati ambienti, personaggi, nomi, date,
"perché si tratta di una storia italiana e internazionale, che
potrebbe svolgersi ovunque".
A confronto sono due mondi, due generazioni, due
temperamenti. Tutto si snoda attraverso il concetto di sogno,
"che spesso vogliamo raggiungere a costo di smarrirci,
intimoriti dall'idea di deludere chi ha proiettato in noi
speranze proprie. C'è la famiglia, che può farci volare o
castrarci. La casualità. Il coraggio. L'ambizione". La biografia
di Barioni diventa strumento "per riflettere sul concetto di
successo, di carriera, che è tale solo se non ci snatura. Un
inno alla costanza e alla determinazione, che diventano merito e
orgoglio. Valori che oggi vacillano, quasi fossero accessori e
non indispensabili".
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