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Da Giordano a Veronesi: "Niente Buchmesse". Saviano: "Il governo prova a censurarmi, non ci sono riusciti"

Da Giordano a Veronesi: "Niente Buchmesse". Saviano: "Il governo prova a censurarmi, non ci sono riusciti"

Reazione a catena nella delegazione italiana. L'Aie: "Lo scrittore di Gomorra non era tra le proposte degli editori"

ROMA, 29 maggio 2024, 17:18

Redazione ANSA

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Roberto Saviano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Paolo Giordano a Sandro Veronesi a Francesco Piccolo, raffica di rinunce tra scrittori e intellettuali alla Fiera del libro di Francoforte dopo l'esclusione di Roberto Saviano, che oggi su Instagram scrive: "'Il più ignorante governo della Storia d'Italia. Fiero di non essere nella lista Mazza''. La segretaria del Pd Elly Schlein parla di "clima non accettabile" tra gli intellettuali.

La questione è un po' travisata e in questo travisamento ci trovo tutto il piacere della polemica", dice all'ANSA Stefano Zecchi, testimonial con Susanna Tamaro e Carlo Rovelli di Italia Ospite d'Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. "Ci sono tre testimonal, io, Susanna Tamaro e Carlo Rovelli e tre assoli di Dacia Maraini, Alessandro Baricco e Claudio Magris, gli altri autori vengono invitati dalle case editrici. Roberto Saviano se la deve prendere con la sua casa editrice. A meno che non volesse il mio posto. Io glielo do volentieri" afferma il filosofo, scrittore, ex professore ordinario di estetica all'Università degli Studi di Milano.

Anche l'Associazione Italiana Editori "ricorda che la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto di una procedura, fatta di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte".

Saviano rincara la dose. "Il governo prova di nuovo a censurarmi. Nel lungo elenco di scrittori portati a Francoforte e scelti da Mauro Mazza, non figura il mio nome", scrive lo scrittore di Gomorra su Instagram. "In risposta il direttore della Fiera Jürgen Boos mi ha invitato a esserci, così come l'Associazione degli Editori tedeschi, l'Associazione dei librai, nonché la tv di Stato Zdf. Insomma, ci hanno provato ancora a censurarmi ma non ci sono riusciti" spiega lo scrittore.

Ecco le reazioni e le prese di posizione degli intellettuali. ''La prima cosa che ho fatto dopo aver ricevuto l'invito alla Buchmesse 2024 è stata chiedere a Roberto Saviano se fosse stato invitato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno alternativo anch'io (c'ho judo)'', scrive lo scrittore Paolo Giordano su X. ''Purtroppo - aggiunge - Roberto è diventato una cartina al tornasole di certi criteri politici di inclusione ed esclusione inaccettabili'.

Anche Sandro Veronesi rinuncia a far parte della delegazione italiana alla Buchmesse. "Le ragioni balorde e ridicole con cui il Commissario Mazza ha giustificato l'esclusione di Roberto Saviano - dice - non mi permettono di accettare l'invito che ho ricevuto. Continua questa pratica di ingerenza del Presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da "putiniana ipocrisia", su decisioni che non devono seguire logiche politiche. Se si renderà necessario per il mio lavoro andrò a Francoforte privatamente''.

"Penso che escludere scrittori importanti sia un grave errore. Poi ho saputo che vengono lo stesso, invitati dalla Buchmesse, ci troveremo lì. Non vorrei che la Fiera del Libro di Francoforte diventasse un luogo di guerra, non ne posso più. C'è troppa conflittualità in giro. Roberto Saviano e Antonio Scurati sono due grandi scrittori, amici. Mi dispiace che Saviano sia stato escluso", dice all'ANSA Dacia Maraini, protagonista di uno dei tre assoli di Italia Ospite d'Onore alla Buchmesse.

"Devo dire che mi mette a disagio dire un no almeno quanto mi mette a disagio andare a Francoforte dopo questa scelta di esclusione di Roberto Saviano. Non mi piace prendere posizioni pubbliche, ancorché virtuose, me ne vergogno. Ma qui non c'è in ballo la politica, bensì la letteratura", dice Francesco Piccolo, Premio Strega 2014, in una lettera al direttore de La Repubblica in cui spiega perché non andrà alla Buchmesse. "Ritengo semplicemente che l'Italia non possa non essere rappresentata anche dall'autore di Gomorra, un libro tradotto in tutto il mondo (e a seguire tutti i suoi altri)".

"Non è il primo e non sarà l'ultimo degli scivoloni (usiamo eufemismi per non dirla papale) che ci attendono da qui a ottobre. Anche l'Aie non mi sembra ne esca bene", dice su Facebook lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia.

"Tutta la nostra solidarietà a Saviano", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. "C'è un clima che non è accettabile verso gli intellettuali e gli scrittori in questo Paese - ha sottolineato - l'abbiamo visto anche in episodi precedenti, addirittura con censure di monologhi".

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