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Deneuve, 'racconto il riscatto di Bernadette Chirac'

Deneuve, 'racconto il riscatto di Bernadette Chirac'

L'attrice: oggi meglio stare zitti, tutto viene montato in rete

ROMA, 08 aprile 2024, 19:39

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Se è vero il detto che "dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna", vale anche di più se questa donna si chiama Bernadette Chirac e se viene interpretata da una Catherine Deneuve in stato di grazia. E se a questo si aggiunge poi che il film La moglie del presidente di Léa Domenach (al cinema dal 25 aprile con Europictures) non è un biopic con fiction (come dichiarato nei titoli di testa), ci piace immaginare che questa ex first lady che oggi ha novant'anni sia proprio come la rappresenta la signora del cinema francese. Ovvero allo stesso tempo una donna schiva, sincera, ironica, incapace di mentire, femminista ante litteram, capace di prendere la scena al marito che la tradisce e la sottovaluta, pur amandola. Per Deneuve interpretare questo personaggio è stato possibile "solo perché non era un biopic puro, ma c'era invece la fiction, la commedia che ha reso tutto più facile e mi ha reso più libera". "Oggi - aggiunge l'attrice, a Roma, ospite d'onore di Rendez Vous - è meglio stare zitti, in Francia non si può parlare più di niente se non di cifre, date, cose concrete perché tutto può essere montato su internet anche in maniera anonima". Il politicamente corretto? "Oggi ha un grande potere. Ad esempio il MeToo è una cosa sicuramente giusta, ma bisogna stare attenti perché le donne hanno preso un potere dalle proporzioni enormi". Interpretare una donna di destra, spiega sempre Denevue, non è stato difficile, "perché è solo un film, non le mie idee". Mentre si può parlare nel caso di Bernadette di una sorta di rivincita: Chirac era certo uno che occupava molto spazio e non dava luce ad altro e lei una donna molto intelligente ma timida. "Sono cambiate le cose quando lei ha cominciato a fare questa iniziativa di beneficenza, la fondazione Hôpitaux de Paris-Hôpitaux de France, che è diventata importantissima e le ha dato molta notorietà oltre al suo impegno in politica". E ancora sulla 'figura in ombra' di Bernadette: "Lei non stava dietro di lui, era a parte, aveva le sue idee. Lui poi era un uomo molto forte, ingombrante e lei una signora molto più discreta". Quanto alla rappresentazione di una vicenda nota, quella della sparizione di Chirac durante l'incedente mortale di Lady Diana il 31 agosto 1997, spiega la regista: "No, non c'è stata nessuna censura, ma abbiamo messo in scena solo indiscrezioni, pettegolezzi della stampa che dicevano che Chirac fosse quella sera con Claudia Cardinale, ma era solo un modo per far capire quanto Bernadette soffrisse per i continui tradimenti del marito". E aggiunge l'attrice: "In realtà tra Claudia Cardinale e Chirac c'era una forte amicizia. Era il classico uomo che ama molto la moglie, ma la tradisce. Il suo, però, è un tradimento solo fisico". Mentre sulla figura di Sarkozy più volte dileggiata nel film, sia da parte di Macron che della moglie, spiega la regista: "Lì è tutto vero, comunque non ci sono state proteste da parte di Sarkozy". Analogie tra Bernadette e Marine Le Pen? "No assolutamente. Lei era una donna tradizionale, una donna casomai conservatrice". Infine, cosa pensa Deneuve di un'altra ex premiere dame come Carla Bruni? Dopo una pausa, l'attrice risponde: "Non la conosco, ma mi sembra non abbia fatto molto per la Francia".

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