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Michel Gondry, 'io una faccia da schiaffi poco cool'

Michel Gondry, 'io una faccia da schiaffi poco cool'

Regista Oscar per Se mi lasci ti cancello alla Festa di Roma

ROMA, 29 ottobre 2023, 17:54

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Come ho scelto Pierre Niney? Avevo bisogno della sua faccia da schiaffi, da personaggio poco cult per rappresentarmi al meglio ne Il libro delle soluzioni in cui in realtà racconto una mia esperienza vera al 70%". Così Michel Gondry protagonista di una masterclass con il pubblico al Rome Film Fest che si chiude oggi. Il regista e sceneggiatore francese, premio Oscar per Se mi lasci ti cancello, si è intrattenuto con fare sornione per oltre un'ora con il pubblico, divertito dalle domande e ancora di più dalle sue risposte.
    Intanto Il libro delle soluzioni, suo ultimo film nelle sale italiane dall'1 novembre da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
    "È vero, il protagonista di questo film è un regista che fa un atto di resistenza, con la sua creatività, le sue idee, ma a sua volta anche la troupe fa un atto di resistenza, di difesa verso le sue troppo strampalate idee che tra l'altro potevano ritardare il film". Artista moderno, eclettico, autore di videoclip per Björk, Daft Punk, Lenny Kravitz, Michel Gondry dice: "Il fallimento è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni" spiega per raccontare come Marc, il regista protagonista del film, estroso quanto pieno di dubbi, per terminare il suo nuovo film si rifugia con un manipolo di fedelissimi a casa di sua zia, in uno sperduto villaggio nelle Cevennes. Ma qui, la sua creatività esplode in mille direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos. Per fronteggiare la situazione, Marc inizia a comporre Il libro delle soluzioni, un manuale che raccolga le soluzioni a tutti i problemi del mondo.
    Quanto è doloroso ritornare alla propria vita dopo un film? "La vita non è affatto noiosa - dice Gondry all'Auditorium Parco della musica - così, quando tutto finisce, ricomincio subito a sognare. Ci sono i registi che ne cominciano subito un altro, vivendo un piccolo momento di depressione, e quelli che rivivono il set con gli attori al montaggio".
    Dice invece di Björk: "ha un metodo di lavoro che non mette le persone in concorrenza, un'artista che porta le sue idee verso un livello più alto, mentre Spike Jones - sottolinea con ironia - ho l'impressione che mi copi, ma anche io lo copio; provo una certa gelosia, anche se è falsamente cool". Di Jim Carrey e Kate Winslet, coppia in Se mi lasci ti cancello, rivela cosa si inventò per farli andare d'accordo: "Quando ho chiesto a Kate di lavorare mi ha detto: 'se mi prendi devo essere al pari di Jim Carrey'. A lui allora dicevo che non era una commedia per farlo contenere, mentre a lei che lo era per farla rilassare.
    Nonostante questo sul set comunque si detestavano cordialmente".
    A chi ricorda a Michel Gondry il fatto che gli è stata intitolata una scuola media, dice: "Mi ha fatto molto piacere anche perché è un bell' edificio Anni '50. In genere le persone a cui sono intitolate le scuole sono morte, io sono ancora vivo e così vado in quella scuola un paio di volte all'anno". Infine arriva dal pubblico una domanda davvero scomoda, ovvero se abbia mai sognato la propria morte: "In effetti - dice con grande ironia -, non so ancora se voglio essere cremato o sepolto o se preferisco un cancro, un incidente, una guerra, o essere mangiato dai topi. Comunque, - dice con scaramanzia - penso metterò strisce antiscivolo sui gradini della scala della mia casa a Los Angeles"

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