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Dagli Oscar a Cannes, tempo di voci con Italia al top

Dagli Oscar a Cannes, tempo di voci con Italia al top

Rohrwacher, Moretti, Garrone e poi Scorsese e il ritorno di Depp

ROMA, 09 marzo 2023, 19:56

Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alla vigilia degli Oscar, dove ben 21 nomination riguardano film che hanno avuto la premiere mondiale sulla Croisette, tra cui il corto di Alice Rohrwacher Le Pupille (e la Palma d'oro Triangle of sadness di Ruben Ostlund che sarà a maggio il presidente di giuria), è già tempo di rumors sulla selezione del festival di Cannes 2023 (16-27 maggio). E sono voci che puntano anche sull'Italia considerando che tre pupilli del direttore Thierry Fremaux hanno film in post produzione, motivo per cui Screen Daily titola 'l'anno dell'Italia' come pure Deadline. Si tratta di Alice Rohrwacher con La Chimera, Nanni Moretti con Il sol dell'avvenire, Matteo Garrone con l'attualissimo Io Capitano sul viaggio disperato di due migranti e poi ancora Marco Bellocchio con La Conversione, sebbene al maestro piacentino siano già stati attribuiti grandi onori alla carriera e Finalmente l'Alba di Saverio Costanzo, che segue un'aspirante attrice (Rebecca Antonaci) nel corso di un'unica notte a Cinecittà e nel cast ha Lily James e Willem Dafoe. Killers of the Flower Moon l'atteso nuovo film di Martin Scorsese con il terzetto da urlo Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Brendan Fraser (il favorito agli Oscar con The Whale) è uno dei più sicuri considerando che pur essendo un Apple Tv avrà una uscita al cinema. Seguendo le formidabili orme di Top Gun: Maverick, il film con Tom Cruise che ha riacceso le luci in sala, sulla Croisette quest'anno potrebbe arrivare Harrison Ford per Indiana Jones e il quadrante del destino. Più che ipotesi Asteroid City di Wes Anderson e soprattutto Jeanne du Barry della francese Maiwenn con Johnny Depp al ritorno come attore (è Luigi XV) dopo tutte le beghe processuali con l'ex moglie Amber Heard. Un habituè di Cannes è anche Pedro Almodovar che ha ultimato un western queer in forma di cortometraggio con Jake (Ethan Hawke) e Silva (Pedro Pascal), pistoleri in pensione. Non c'è neanche da sottolineare l'arrivo più che probabile di Ken Loach, il maestro del cinema inglese, 86 anni, due Palme d'oro e 16 film tutti lanciati da Cannes: The Old Oak è (deve!) essere sicuro. E sempre parlando di miti sarebbe un colpo formidabile per Cannes avere l'ultimo film del gigante dell'animazione Hayao Miyazaki, 82 anni, che ha terminato How Do You Live. Ipotesi Cannes per il ritorno di Sofia Coppola con Priscilla e per Napoleone, in cui Ridley Scott ha realizzato uno dei sogni di Kubrick un kolossal sull'ascesa e la caduta del condottiero interpretato da Joaquin Phoenix e incentrato anche sull'amore per l'imperatrice Josephine (Vanessa Kirby). Si parla del thriller romantico con Kristen Stewart Love Lies Bleeding di Rose Glass, di Dry Grasses del celebre autore e amato da Cannes Nuri Bilge Ceylan, di May December di Todd Haynes che porterebbe sulla Croisette Natalie Portman e Julianne Moore come pure Memory del messicano Michel Franco con Jessica Chastain e Peter con Emma Stone, Margaret Qualley, Willem Dafoe e Mark Ruffalo. Dalla Francia voci su The Beast di Bertrand Bonello, quello che avrebbe dovuto riunire Gaspard Ulliel e Léa Seydoux, ;;fino alla tragica improvvisa morte di Ulliel in un incidente di sci nel gennaio 2022 sostituito nel film da George MacKay. Altri registi in lizza Kore-eda, Kaurismaki, Hausner, Dumont, Abderrahmane Sissako, Breillat. A queste che sono le prime voci su Cannes bisogna aggiungere due interrogativi enormi che probabilmente resteranno tali: i nuovi film di Roman Polanski, The Palace e di Woody Allen Coupe de chance.

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