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Stefania Sandrelli, per il cinema non sono ancora una ex

Stefania Sandrelli, per il cinema non sono ancora una ex

Ironica, accompagna opera prima, premiata per anzianità servizio

VENEZIA, 07 settembre 2022, 19:16

dell'inviata Alessandra Magliaro

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Sandrelli, per il cinema non sono ancora una ex - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sandrelli, per il cinema non sono ancora una ex - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sandrelli, per il cinema non sono ancora una ex - RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA - "Fin quando farò anche una micro parte in un film non mi sentirò una ex attrice": STEFANIA SANDRELLI sorride, con la sua leggerezza tipica, pronta a parlare di tutto, dalla crisi del cinema all'eutanasia. "E' il mio secondo ruolo a tutto tondo dopo Io la conoscevo bene", dice per sostenere con forza il suo nuovo film, ACQUA E ANICE, presentato come evento speciale alle Giornate degli autori, opera prima di Corrado Ceron, incentrato su una donna che vuole ritornare lungo la strada dei successi avuti quando era una leggenda del liscio per dire addio alle persone che ha incontrato, tra cui Paolo Rossi. E' generosa Sandrelli, lo è sempre stata, persino nel ridimensionare la sua carriera per dare spazio ad un esordiente. E un po' ovviamente ci gioca. "Non ho vissuto di retrospettive, tranne che per pochi film come Ladri di biciclette, io i film importanti del cinema italiano li ho visti tutti in diretta, alcuni anche interpretati con la regia dei più grandi. Io sono una grande appassionata di cinema, li divoro, per me è un valore vederli, mi nutrono", aggiunge mentre riceve il premio Bianchi del Sindacato giornalisti cinematografici.

"E' un premio per l'anzianità di servizio, ho dato tanto al cinema, lo considero una spremutona di cinema, con dentro tutti i miei film. A casa non c'è quasi più spazio, ho avuto tanti riconoscimenti, ma troverò però un posto speciale", dice, e nell'alternare la consapevolezza di essere Sandrelli e quella di lasciar capitare le cose con leggerezza c'è la sua grazia unica. 76 anni, una vita piena di nipoti e persone da accudire con fare materno, Stefania Sandrelli guarda un cartellone con un suo ritratto di tanti anni fa, bella, bellissima. "E' difficile star dietro quella là", sospira con la voce, guardandolo. Perché? "Ho una frase fatta per rispondere, la uso sempre - dice all'ANSA confessando di aver detto la frase di proposito per farsi sentire - ossia 'la bellezza passa e va, ma io non mi lamento'". Davvero? "No, la mia era ironia!". Ecco la Sandrelli, "nata a Viareggio dove c'erano più cinema che chiese, cresciuta con un fratellone cinefilo - racconta divertita in terza persona - che mi ha fatto arrivare al primo provino per Pietro Germi con una cultura invidiabile, fatta di film di tutti i generi, da Dracula a Cassavetes".

Con Venezia c'è un legame particolare: "E' stata concepita qui Amanda, eravamo - con Gino Paoli ndr - a Venezia, il tempo era brutto, siamo stati una settimana chiusi in albergo, nove mesi dopo è nata lei. E poi Venezia mi piace, così precaria, se sopravvive lei sopravviviamo pure noi". Ammette di essere una persona generosa, "non sono competitiva. Chiariamo: non sono una donna meravigliosa, ho tanti difetti ma pure qualche pregio, ad esempio sono in buona fede, sono felice per i successi degli altri, mentre tra i difetti ci metto di essere un po' infantile". Il direttore della Mostra Alberto Barbera confessa di aver alimentato i sogni da ragazzo in provincia di Biella con il poster di Io la conoscevo bene. "Sei stato casto!" replica lei davanti a decine di persone, "sai quante ne ho sentite su di me?!". Continua a mettere "tanta passione e tanta vita in ogni lavoro, il cinema è bello per questo, c'è un ruolo per tutti, l'originalità è quello che mi colpisce sempre". Il film Acqua e Anice tocca il tema dell'eutanasia. "Si fa anche in Italia, di cosa stiamo parlando, lo so per esperienza personale. Si parla di qualità della vita, ma anche di quella del fine vita bisognerebbe parlare. E questo lo sa anche il Papa che è una persona intelligente, ma certo non si può pretendere che l'approvi. La vita è già tanto complicata, piena di diritti non realizzati, pensiamo a migliorarla", conclude. Nel frattempo ha già interpretato la nonna di Mameli nel film di Angelo Antonucci 'Goffredo e l'Italia chiamò', 'Astolfo' la nuova commedia di Gianni Di Gregorio (forse alla Festa di Roma) e sta per partire per la Sicilia per il film Amazon 'L'estate più calda': Stefania Sandrelli, non una ex.

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