Il voyeurismo che genera umiliazione,
la violenza attraverso gli schermi del cellulare, la noncuranza
con cui si cancella la privacy di una persona. E poi gli
adolescenti, impauriti e soli, inadeguati di fronte alla
complessità dei sentimenti, ma anche capaci di grandi gesti di
coraggio. Sono tanti i temi affrontati in "Share", il film HBO
di Pippa Bianco presentato in anteprima alla Festa del Cinema di
Roma e in prima visione il 6 novembre su Sky Cinema Due alle
21.15. Già acclamato al Sundance Film Festival e al Festival di
Cannes, il film racconta in modo credibile e non scontato il
volto oscuro dell'era digitale e dei social media, attraverso
una storia di (ordinaria) violenza: al centro della vicenda c'è
Mandy (interpretata da Rhianne Barreto, al suo primo
lungometraggio), che una mattina si sveglia distesa sul prato di
casa, senza ricordare cosa ha fatto la sera precedente. Da quel
momento la sua vita viene sconvolta, perché sui telefonini della
sua scuola inizia a diffondersi in modo virale un video
scioccante che la vede protagonista in atteggiamenti intimi con
un ragazzo: Mandy non ricorda cosa sia successo e riuscire a
scoprirlo diventa per lei un'ossessione. La regista ha voluto
offrire un punto di vista originale: "non mi piacciono i film
che vogliono insegnare qualcosa: ho pensato all'esperienza di
una persona che deve fare i conti con il voyerismo nei media",
spiega oggi Pippa Bianco, "ma non volevo affrontare il tema
della misoginia. Nell'era del MeToo se si ha subito violenza
tutti possono essere ascoltati: io volevo dare dignità anche
agli uomini e alle donne che fanno una scelta diversa, e che
magari non vanno avanti con la denuncia preferendo la privacy".
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