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Parigi attende i capolavori della Galleria Borghese

Parigi attende i capolavori della Galleria Borghese

Dal 6 settembre oltre 40 opere al Musée Jacquemart-André

PARIGI, 30 maggio 2024, 12:57

Redazione ANSA

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(di Paolo Levi) Come un inno allo storico gemellaggio che unisce Roma e Parigi. Per la sua riapertura, dopo oltre un anno di lavori sotto la supervisione dell'Institut de France, il Musée Jacquemart-André presenterà questo autunno una quarantina di capolavori della Galleria Borghese, il museo romano tra le istituzioni culturali più belle al mondo.
    Intitolata 'Chefs d'oeuvre de la Galerie Borghèse', 'Capolavori della Galleria Borghese', ciò che si preannuncia come uno dei grandi eventi culturali della prossima stagione parigina - in locandina il 'Fanciullo con canestro di frutta' di Caravaggio - è in programma dal 6 settembre 2024 al 5 gennaio 2025, in coincidenza con una campagna di lavori di ammodernamento del museo romano. ''Per la prima volta si avrà la possibilità di visitare all'estero la collezione di Scipione Borghese", dichiara in una nota Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese che ha curato l'esposizione insieme a Pierre Curie. "E' come se la collezione che Scipione Borghese riunì all'inizio del seicento viaggiasse a Parigi..qualcosa che, all'epoca barocca, avrebbe suscitato grande entusiasmo, anche tenuto conto dell'aura della collezione già dal 1620", aggiunge l'esperta, assicurando che ciò che attende i visitatori è una ''vertigine: opere eccezionali, Raffaello, Caravaggio, Bernini...provenienti da un altro contesto". Rivolgendosi al pubblico d'Oltralpe, Cappelletti sottolinea che la Galleria Borghese ''è unica perché da ancora l'idea della collezione barocca che attraversa le epoche, diventando inoltre un luogo meraviglioso del neoclassicismo europeo. Spazio prossimo ad una macchina del tempo, dove si trova l'antichità classica romana, la grande pittura del Rinascimento e del Barocco, in mezzo ai marmi, agli affreschi, alle decorazioni originali che accompagnano le opere. Resta anche l'esempio di un luogo come esisteva all'epoca: la villa fuori le mura. Un luogo di ritiro e concentrazione sulla bellezza delle arti, prima espressione di museo come centro di ricreazione dello spirito e apprendimento".
    In mostra lungo le rive della Senna capolavori assoluti come 'Il fanciullo col cesto di frutta' di Caravaggio, Il 'Ritratto d'uomo' di Antonello da Messina, 'La dama col Licorno' di Raffaello, 'Venere che benda amore' di Tiziano. Ma l'esposizione sarà anche l'occasione di rendere omaggio a pittori meno noti Oltralpe, come Annibale Carracci, Guido Reni, il Cavalier D'Arpino e Jacopo Bassano. A tenere compagnia ai dipinti provenienti dall'Italia, ci saranno quelli della collezione permanente del Musée Jacquemart-André, tra le più notevoli collezioni rinascimentali presenti fuori dal Belpaese, tanto da renderlo un museo "quasi italiano". Donato nel 1912 dalla collezionista e pittrice Nelie Jacquemart-André all'Institut de France, il palazzo-museo del Boulevard Haussmann, a due passi dall'Arco di Trionfo, è rimasto chiuso al pubblico dal primo settembre per lavori di restauro. La campagna ha riguardato, in particolare, la monumentale scalinata a doppia elica, il fumoir e l'affresco della sala da pranzo dipinto da Giambattista Tiepolo in origine per Villa Contarini, a Mira, in provincia di Venezia, poi staccato e rimontato Oltralpe. Oltre alla ricca collezione permanente, con tanti dipinti del Rinascimento italiano, il museo ospita regolarmente mostre temporanee come quella dell'anno scorso consacrata a Giovanni Bellini. Al termine dei lavori, l'istituzione spera di poter tornare ad accogliere nel migliore dei modi i circa 400.000 visitatori annuali provenienti da tutto il mondo, rispettando il testamento e la volontà dei collezionisti, Nelie Jacquemart e Édouard André, a cui si deve questo prezioso scrigno dell'arte europea nel cuore di Parigi.
   

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