Palazzo Ducale, a Venezia, non
smette mai di stupire: un nuovo capitolo di storia, composto da
20mila graffiti - di cui il più antico risale al decimo secolo -
è emerso nella casa del Doge in Piazza San Marco, grazie a una
campagna di ricerca e documentazione dell'Università Ca'
Foscari, in collaborazione con Fondazione Musei Civici e la
Soprintendenza.
Il progetto Vela (Venezia libro aperto) ha visto un
finanziamento pari a 300 mila euro, in parte dal centro francese
CNRS, dal Pnrr e dal Ministero dell'Università.
"La ricerca oggi, soprattutto quella che ha a che fare con la
tutela dei beni culturali, non ha una valenza solo in
università, ma ha un impatto sulla società" ha dichiarato la
rettrice di Ca' Foscari, Tiziana Lippiello, sottolineando come
il progetto sia stato possibile dalla collaborazione tra più
realtà cittadine.
Nel dettaglio, Vela si compone di tre parti: una mappatura
urbana, una che si concentrerà nei monasteri urbani e lagunari e
una proprio a Palazzo Ducale. "Ad oggi è stato mappato il 20%
della città e abbiamo trovato 40mila graffiti" spiega la
coordinatrice del progetto Flavia De Rubeis, professoressa di
Paleografia latina a Ca' Foscari, spiegando come si tratti degli
esemplari più variegati, dalle scritte ai disegni, dai messaggi
d'amore alle armature.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA