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Porcile di Pasolini nella rilettura di Arte e Salute

Porcile di Pasolini nella rilettura di Arte e Salute

All'Arena del Sole di Bologna con la regia di Nanni Garella

BOLOGNA, 26 febbraio 2024, 10:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La compagnia Arte e Salute torna all'Arena del Sole di Bologna dal 27 febbraio al 3 marzo con Porcile, lavoro che ha visto gli attori della storica compagnia bolognese guidati da Nanni Garella in una inedita collaborazione con Balletto Civile e Michela Lucenti, che ne ha curato le coreografie. Uno spettacolo coprodotto da Emilia Romagna Teatro e Balletto Civile, con Associazione Arte e Salute, Regione Emilia-Romagna - Progetto "Teatro e salute mentale", Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda USL di Bologna.
    Porcile è un dramma ambientato nell'estate del 1967 a Godesberg, città della Germania nei pressi di Bonn, dove gli strascichi del nazismo sono ancora evidenti. Qui vive una famiglia borghese di ricchi industriali, i Klotz, il cui figlio Julian passa le giornate nel disinteresse e nell'apatia. Il giovane protagonista porta sulle spalle il peso di un'eredità intollerabile, quella che vide gli industriali, e dunque anche la sua famiglia, collaborare con il regime di Hitler. "Julian assomiglia molto a Pasolini da giovane - scrive il regista Nanni Garella - per questo infinito amore per la vita nonostante le difficoltà, le persecuzioni e le angherie". Ispirandosi all'omonimo film di Pasolini del 1969, Garella sceglie di dare più spazio al coro, che in Porcile appare soltanto alla fine per annunciare la morte improvvisa di Julian ed è costituito da un gruppo di contadini, tra cui immigrati italiani, che vivono e lavorano fuori dalla grande villa dei Klotz. Le vicende vengono così intervallate dalle parti corali in una scena costituita da tre uscite e un muro di luce.
   

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