Il Museo Civico Archeologico di
Bologna apre un nuovo capitolo per la valorizzazione di una
parte importante della propria collezione egizia. Grazie a una
collaborazione scientifica avviata nel 2019 con l'Istituto per
lo studio delle mummie di Eurac Research di Bolzano, è stato
possibile realizzare il progetto 'Mummies. Il passato svelato',
finalizzato alle indagini diagnostiche e al trattamento
conservativo di due rare mummie umane custodite nei magazzini
del museo dalla fine degli anni Settanta: la mummia con il
sudario dipinto e la mummia di fanciullo con tre tuniche,
appartenenti rispettivamente alle collezioni formate
dall'artista bolognese Pelagio Palagi (1775-1860) e da Federico
Amici (1828-1907).
Lo studio antropologico e paleopatologico è stato condotto
dall'Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research di
Bolzano in collaborazione con il Dipartimento di Radiologia
dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna-Policlinico di
Sant'Orsola, dove è stato eseguito l'esame tomografico
computerizzato utile per ricostruire il profilo biologico dei
due individui.
Dopo essere stata affidata alle cure del Centro Conservazione
e Restauro 'La Venaria Reale', la mummia con il sudario
riccamente dipinto, appartenuta a una donna vissuta in epoca
romana (I-II sec. d.C.), torna ora ad essere esposta in via
permanente nella Sezione Egizia del museo: sono solo due al
mondo i resti umani mummificati ancora avvolti in sudari integri
di questo tipo e di questa epoca. L'intervento conservativo che
ha interessato la seconda mummia di un fanciullo accuratamente
avvolto in tre tuniche, databile all'Egitto Medievale (XIII sec.
d.C.), è stato invece svolto dalla restauratrice di tessuti
antichi Irene Tomedi dell'Accademia Tessile Europea di Bolzano,
già nota per il restauro della Sacra Sindone. Le due mummie sono
state esposte nella mostra 'Mummies. Il passato svelato',
organizzata lo scorso anno a Bolzano. In occasione del loro
ritorno a Bologna, il Museo Civico Archeologico promuove un
ciclo di tre conferenze (18 e 25 marzo e 1 aprile, ore 17).
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