Il Casino dell'Aurora Ludovisi,
gioiello cinquecentesco con l'unico murale di Caravaggio, e il
ettecentesco Palazzo Corsini, sede dell'Accademia dei Lincei, a
Roma. L'imponente Palazzo Inps di Milano, costruito tra il 1929
e 1931 su progetto dell'architetto Marcello Piacentini e
riaperto dopo una campagna di restauri nel 2021. L'estroso
Castello Mackenzie a Genova, firmato dall'architetto Gino
Coppedè in stile neogotico e neorinascimentale. La Farmacia di
San Filippo Neri a Parma, la Villa Medicea di Careggi a Firenze,
tanto cara a Lorenzo Il Magnifico, fino al "bunkerino" nel
Palazzo di Giustizia a Palermo, oggi museo dedicato alla memoria
di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui ricorrono 30 anni
dalla morte. Con oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti in 400
città, compiono trent'anni le Giornate Fai di primavera e
tornano a spalancare i cancelli sulle bellezze del nostro
patrimonio sabato 26 e domenica 27 marzo.
"I giorni cupi, amari e interminabili che stiamo vivendo" con
la guerra in Ucraina "non consentono, però, al nostro cuore la
lievità che un tale festeggiamento richiede", commenta il
presidente, Marco Magnifico. E allora anche il Fai si schiera e
non solo in questa occasione esporrà i colori della sua bandiera
in tutta la comunicazione e nei beni aperti, ma si attiva con
"un gesto concreto. Quando tutto questo sarà finito, dedicheremo
100 mila euro al restauro di un bene ucraino scelto in accordo
con l'Ambasciata Italiana in Ucraina e d'intesa con la chiesa
Ucraina". Inoltre, tra i beni visitabili in questa edizione,
anche la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco affacciata su piazza
Madonna dei Monti a Roma, piccola e antica chiesa di rito
ucraino-bizantino oggi sede dell'Esarcato Apostolico per i
fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.
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