Un nuovo percorso di dialogo tra
le arti per offrire lungo tutto il corso dell'anno e in sedi
'decentrate' dal centro storico di Venezia appuntamenti
culturali di qualità ad un pubblico sempre più ampio. E'
l'obiettivo che si è posta la Biennale di Venezia presentando
"Archeus, Labirinto Mozart", una installazione multidisciplinare
di Damiano Michieletto aperta a Forte Marghera, a Mestre, a
pochi passi dalla laguna, da oggi al 5 giugno.
L'evento, che si inserisce nei progetti speciali
dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee, vuole celebrare
i 1600 ani della città di Venezia in occasione del Carnevale ed
è realizzato dalla Biennale in collaborazione con il Teatro La
Fenice. Si tratta del frutto di un dialogo fra arti e mestieri
artistici, in cui la teatralità musicale e l'atmosfera
fantastica del 'Flauto magico' di Mozart si fondono con le forme
estetiche contemporanee. L'installazione prevede cinque stanze
unite da altrettanti tunnel da percorrere al buio e con il solo
ausilio di un corrimano e di sorgenti sonore che rimandano
all'opera mozartiana.
Una sorta di viaggio dallo scuro dell'imponderabile alla luce
della conoscenza, dalla morte alla rinascita, in cui lo
spettatore partecipa al rovesciamento delle prospettive
caratteristiche del capolavoro di Mozart, poichè la struttura
stessa dell'installazione crea giochi di illusione sensoriale
che rappresentano altrettante tappe del processo di
trasformazione. I passi prima incerti diventano sempre più
sicuri nel viaggio iniziatico proposto al visitatore che parte
dalla morte per far trionfare, alla fine, una nuova vita.
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