A primavera partirà il restauro
della Terrazza Vasariana sull'Arno, una delle più belle di
Firenze, che consente l'affaccio sull'Arno da Lungarno Anna
Maria Luisa dei Medici, con alle spalle il piazzale degli Uffizi
e davanti una vista impareggiabile su Ponte Vecchio.
L'esposizione agli agenti atmosferici ha causato deterioramento.
I lavori, spiega Palazzo Vecchio, prevedono un costo di 300
mila euro e dureranno sei mesi. La delibera è stata firmata dal
sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella. "Non smettiamo
mai di prenderci cura del nostro patrimonio artistico e
architettonico - afferma -. La manutenzione, la conservazione e
la valorizzazione dei nostri beni culturali non sono venute meno
neppure durante il periodo più duro della pandemia e ci sembrano
occasione da non sprecare per la ripartenza. Da questa Terrazza
offriamo una delle viste più suggestive di Ponte Vecchio e
vogliamo che anche le balaustre, i corrimano, gli elementi in
pietra ma anche tutta la parte sottostante, invisibile ai più,
siano riportati alla bellezza originaria".
Le operazioni di restauro prevedono sia il recupero degli
elementi lapidei della balaustra, le cornici, le mensole che
sorreggono le volte, gli intonaci, e infine il consolidamento
strutturale della parte superiore. Sarà tolta vegetazione
infestante e saranno effettuate operazioni di pulitura a mano.
Se necessario si effettueranno sigillature. Il cantiere aprirà a
primavera quando l'acqua dell'Arno sarà più bassa e consentirà
di lavorare senza rischi di piene.
Nel decennio 1540-50 Cosimo I de' Medici aveva concepito
l'idea di riunire le maggiori corporazioni e funzioni
amministrative e direzionali della città ma solo con l'arrivo a
Firenze di Giorgio Vasari l'idea si concretizza: in soli quattro
mesi, nel 1560, il modello è pronto e sotto la sua direzione
vengono iniziati i lavori di realizzazione degli Uffizi di cui
la Terrazza costituisce un'estremità. Nel 1574 alla morte di
Cosimo e del Vasari, avvenute a pochi mesi l'uno dall'altro, il
primo l'edificio è in gran parte, ma non definitivamente
completato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA