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Scoprire aree archeologiche del Conero con realtà aumentata

Scoprire aree archeologiche del Conero con realtà aumentata

Progetto 'Archeopaesaggio' con Ente Parco, Musei, Univpm

ANCONA, 14 dicembre 2021, 20:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un film in realtà aumentata per riscoprire, indossando un Oculus 3D, i reperti delle aree archeologiche della Riviera del Conero. E' l'iniziativa 'Archeopaesaggio del Conero', presentata ad Ancona per valorizzare i numerosi oggetti rinvenuti nel 1989 nella cosiddetta 'Tomba della Regina', il sepolcro di una nobile signora picena, nell'area archeologica I Pini, tra Numana e Sirolo, che conta oltre 2.000 sepolture, ed oggi conservati nel vicino Antiquarium Statale di Numana.
    Il sontuoso corredo funerario riconducibile al VI sec. a.C.
    comprendeva oltre a due carri, una kline (lettino) decorata in avorio e ambra, coppe e altri preziosi oggetti in terracotta ferro e bronzo, assieme ad abiti ed ornamenti personali per un totale di oltre 2.000 reperti, tutti studiati e in gran parte restaurati. Tra questi, i più suggestivi sono esposti (gli altri sono conservati nei depositi) e il filmato in 3D di sei minuti, arricchito da musiche originali di Francesco De Melis e testi di Lucia Palozzi, consente di vederli ricollocati nella posizione in cui sono stati trovati durante gli scavi, regalando al visitatore l'emozione della scoperta.
    Per realizzare il progetto si sono messi insieme l'Ente Parco del Conero, con il presidente Daniele Silvetti, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della provincia di Ancona e Pesaro Urbino con il coordinamento scientifico di Stefano Finocchi, la Direzione Regionale Musei delle Marche con la supervisione di Nicoletta Frapiccini e l'Università Politecnica delle Marche, con Paolo Clini in veste di responsabile scientifico dei modelli 3D. L'iniziativa riguarda, oltre all'area archeologica I Pini, all'Antiquarium e al Centro Visite, dove è possibile trovare e usare gli Oculus 3D, anche il nuovo progetto di un Archeodromo, un vero e proprio museo all'aperto dove si potranno sperimentare, grazie alla cooperativa sociale Opera, laboratori di costruzione di una casa picena, di fusione dei metalli, di creazione e decorazione di vasi in terracotta. Il progetto, promosso dall'Ente Parco Regionale del Conero, è cofinanziato dalla Fondazione Cariverona per un importo di 440mila euro nell'ambito del Bando Valore Territori 2018.
   

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