Il progetto della Nuova Pilotta di
Parma, voluto e ideato dal direttore Simone Verde, si arricchirà
di un nuovo gioiello: è il nuovo Museo Bodoniano che si
aggiungerà al restyling di alcune sezioni espositive della
Galleria Nazionale e al nuovo allestimento del Museo
Archeologico. Il progetto è stato presentato oggi pomeriggio e
si colloca nell'ambito della ricorrenza della nascita di
Giovanni Battista Bodoni, a Saluzzo il 16 febbraio 1740 e poi
morto a Parma nel 1813. Nuovi spazi e quattro ampie sezioni
faranno conoscere ai visitatori il mondo, il lavoro e il
contesto dell'incisore, tipografo e stampatore italiano che ha
dato il nome a particolari caratteri tipografici da lui creati:
i Bodoni, appunto.
Entrare nel nuovo Museo Bodoniano, che dovrebbe aprire ad
aprile, sarà un'esperienza doppiamente immersiva: varcate le
porte, sarà come entrare nella fucina bodoniana, nella sua
tipografia. Ma si entrerà anche nel cuore della cultura di
un'epoca in cui Parma era tra le vere capitali europee. A
rendere ancora più sacrale l'ambiente, la scelta del nero come
colore dominante: nere le pareti, le lampade industriali che,
pendendo dai soffitti, daranno luce ad opere che sono capolavori
della storia dell'editoria e, più in generale della grafica.
L'intervento complessivo ha richiesto un investimento di
circa 760mila euro, interamente coperto dal Mibact. Finora il
Bodoni è risultato di difficile accesso, ha spiegato Verde, e
nell'allestimento risalente al 1963 anche scarsamente
comunicativo per un pubblico di non addetti. Problematiche che
il nuovo museo consentirà di superare.
Al nuovo museo sono stati destinati gli ex locali magazzino
dei periodici della Biblioteca Palatina, a pianoterra della
Pilotta, con ingresso e uscita dalla via porticata. Il direttore
ha affidato il concept al suo direttore scientifico Andrea De
Pasquale. "Il Museo Bodoniano è il più antico museo della stampa
al mondo - sottolinea - essendo stato fondato da Angela Pezzana
nel 1842 quando, per rendere visitabile i capolavori della
produzione bodoniana, come avveniva quando Bodoni era in vita,
venne allestita una 'stanza dei punzoni', con uno specifico
conservatore, presso la Galleria dell'Incoronata della
Palatina".
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