Il Padiglione 3 di Torino
Esposizioni, uno dei capolavori abbandonati dell'architettura
contemporanea, inutilizzato per quasi dieci anni, è pronto e di
nuovo disponibile, ma le porte apriranno soltanto a maggio del
2021 per ospitare The Phair, la fiera della fotografia, mentre
per The Others, dedicata all'arte emergente, bisognerà aspettare
il prossimo novembre. Le nuove restrizioni previste dall'ultimo
Dpcm governativo hanno costretto gli organizzatori a sospendere
The Others così come tutte le manifestazioni della Settimana
dell'Arte Contemporanea di Torino.
"Avevamo preso un impegno con la Città - affermano gli
ideatori di The Others, Roberto Casiraghi e Paola Rampini -
rendere disponibile e fruibile questo affascinante spazio
firmato da Pier Luigi Nervi. Per ora, condivideremo con il
pubblico contenuti digitali, ma chiediamo all'amministrazione di
poter restituire le chiavi del Padiglione il 12 dicembre anziché
il 12 novembre per potere organizzare le visite".
Nello spazio è stato allestito un grande cubo che ripercorre
la storia di The Others, attraverso immagini raccolte in un
video e le grafiche delle nove edizioni passate. Una mappa
suddivisa in decadi presenta le realtà del contemporaneo nate a
Torino negli ultimi 30 anni. L'ex centro fieristico di Torino
Esposizioni è stato progettato da Ettore Sottsass senior nel
1938. Inserito dalla Getty Foundation fra i capolavori
dell'architettura mondiale del XX secolo, è inutilizzato da
molti anni. Il Padiglione 3 è stato disegnato da Pier Luigi
Nervi nel 1950, si sviluppa lungo via Petrarca ed è
caratterizzato da una volta a vela nervata, poggiante su quattro
arcate inclinate: un grande spazio unitario, a pianta
rettangolare, la superficie raggiunge i 3.880 mq.
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